Storia della condotta

 

Era il 22 maggio del 2002 quando un gruppo di amici, i fondatori, dopo aver svolto quel minimo di formalità che l’adesione ad un grande movimento comunque prevede, salutava ufficialmente la nascita della Condotta Slow Food di Alberobello. Naturalmente eravamo a tavola, in Alberobello, presso il ristorante Trullo d’oro, con le idee ancora non del tutto chiare, ma consapevoli di alcune robuste certezze: la socialità del cibo, il valore antico dell’amicizia, la ricerca della felicità e del piacere.

Col passare del tempo, facendo nostre le tematiche care a Slow Food nazionale, oltre a rivendicare il piacere del cibo e della lentezza, abbiamo, nel nostro “piccolo”, contribuito a diffondere l’educazione alimentare e del gusto, operando per la salvaguardia delle produzioni tradizionali e della biodiversità, battendoci per una nuova agricoltura e uno sviluppo sostenibile, organizzando manifestazioni, progetti, iniziative culturali.

Soprattutto abbiamo cercato di metterci al servizio del nostro territorio, che nel frattempo si è ingrandito grazie all’annessione della Valle d’Itria, dei nostri soci, dei produttori che hanno deciso di condividere con noi la filosofia di Slow Food. 

Una squadra di agitatori si sbatte quotidianamente per organizzare le attività di condotta, ognuno seguendo le proprie inclinazioni ed impiegando il tempo di cui può disporre al di fuori della propria attività lavorativa e degli impegni di famiglia. 

Applicando l’antico insegnamento del miscere utile dulci, si organizzano eventi strettamente legati alla tavola ed alla cantina ed eventi di tipo educativo e didattico, seguiti e partecipati in egual misura, e si intrattengono rapporti più che amichevoli con le altre condotte, con alcune delle quali si sono creati dei veri e propri gemellaggi.

Stiamo cercando, inoltre, di creare una sezione di soci juniores che si farà carico della nostra vecchiaia, così come noi adesso stiamo occupandoci del mitico “reparto geriatria”, da sempre attivissimo e presente a tutte le nostre manifestazioni. Contiamo di continuare a divertirci per molto tempo ancora.

 

 

 

Giancarlo Granaldi