Comunicato AdMaiora
Alberobello, 16/03/2009
Con piacere constatiamo che, nel nostro territorio, non c’è crisi di vocazioni per quel che riguarda chefs e vignerons. Anzi ! Giusto ieri, domenica 15 marzo, abbiamo fatto conoscere al popolo slow di Alberobello e Valle d’Itria due belle realtà, cui abbiamo augurato successi sempre più grandi.
Il giovane Giuseppe Buscicchio, chef del ristorante “L’Uliveto” dell’Hotel Cavaliere di Noci, ha dimostrato di saperci fare davvero e di essere già dotato di una forte personalità: con spirito tipicamente slow ha preparato, con l’ausilio di una validissima brigata, piatti impegnativi in cui esaltare i prodotti di stagione del nostro territorio, ( coste incluse, data la provenienza monopolitana ), combinandoli sapientemente e adottando cotture agili per non stravolgere i sapori primari.
Da segnalare un’ottima lasagnetta con cicorielle, polpettine e caciocavalo podolico, un trancetto di maialino steccato al mirto e laccato al vin cotto e fichi secchi su sformatino di zucca e carciofi alla Giudea ed un indimenticabile cupoletta di ricotta, pera e cioccolato fondente con pera cotta alla cannella e diavolacci di mandorle.
Per la riuscita del nostro appuntamento era fondamentale un adeguato supporto enologico, e allora il giovane produttore Massimiliano Apollonio della “Casa Vinicola Apollonio” di Monteroni di Lecce ha tirato fuori i gioielli di famiglia, un intrigante rosato ed una batteria di rossi davvero di altissimo livello, ottenuti rigorosamente da uve autoctone, principalmente dall’austero “Divoto” composto da 100% negramaro.
Tanto lavoro in vigna ed un uso sapiente del legno per questi prodotti che si caratterizzano saggiamente per un rapporto qualità/prezzo davvero eccellente.
Per la prima volta l’evento ha avuto luogo presso l’Hotel Cavaliere di Noci, che vanta una nuova gestione a cura della Rega Hotel, con una giovane e dinamica organizzazione: li ringraziamo pubblicamente per la cortese ed attenta ospitalità.
La conduzione come sempre a cura delle vestali della nostra condotta, Adele Ninni per la parte enologica e Flora Saponari (che ha mostrato di aver molto apprezzato i contenuti etilici della riserva…, perdendo letteralmente la trebisonda) per la presentazione dello chef.
Alla prossima, amici.
Giancarlo Granaldi