Calendario Eventi Ott. – Dic. 2009
Giovedì 22 ottobre Per la rubrica "Le cucine del mondo" ospitiamo il famoso chef
giapponese Junichi Ishida.
Ore 21.00 Ristorante L'Aratro – Alberobello (Bari)
Venerdì 30 ottobre Arriva in Puglia sua maestà il Lampredotto: visto e rivisto dal
famoso trippaio di Piazzetta del Bandino a Firenze,
Leonardo Torrini.
Ore 21.00 Ristorante Il Falco Pellegrino – Noci (Bari)
Il lampredotto è un tipo di trippa. 17-18-25 novembre 02 dicembre Master of Food – Cereali, pane, pasta e riso. 4 lezioni. Hotel – Ristorante "Cavaliere" Noci (Ba) Venerdì 20 novembre ”Gaudenzia” Una serata all’insegna del connubio tra salumi e champagne. Sarà nostro ospite l’importatore di champagne Davide Zingaro.
Domenica 29 novembre “Ad Maiora” pranzo curato dal giovane chef Ottavio Surico dell’Osteria del Borgo Antico di Gioia del Colle (Ba). In abbinamento i vini della Azienda "Antica Enotria" Cerignola (FG) Ore 13.00 Osteria del Borgo Antico – Gioia del Colle (Ba) Giovedì 10 dicembre ”Terra Madre Day” Una cena con l’oste più famoso della Garfagnana, Andrea Bertucci, ed il cuoco/produttore di vino Gabriele Da Prato dell’azienda Poderi Concori. Alcuni orari e location sono in fase di definizione.
Il termine "trippa" identifica alcune parti dell'apparato digerente del bovino, tra cui l'esofago, tre prestomaci (rumine, reticolo, omaso) e un vero e proprio stomaco ghiandolare, l'abomaso.
La trippa comune è una parte del rumine chiamata a Firenze croce per la sua inequivocabile forma: si presenta bianca e liscia, dal sapore poco aggressivo e la consistenza compatta e tosta.
Il reticolo viene chiamato cuffia per la forma che si rassomiglia a una cuffia da bagno. Ha un aspetto spugnoso, a piccole celle, con un sapore leggermente più lieve e una consistenza più morbida rispetto alla croce.
In Toscana la parola trippa si riferisce unicamente alla croce ed alla cuffia.
Poi c'è l'omaso, chiamato foiolo o centopelli, più calloso.
Per finire, c'è l'abomaso.
Il lampredotto è lo stomaco abomaso.
Esso comprende una parte magra, chiamata gala, caratterizzata da creste (gale) violacee che raccolgono il sapore migliore ed una parte chiamata spannocchia, un po' più grassa e tosta, dal colore più tenue e dal sapore leggermente più rotondo.Di colore scuro, prende il nome dalla lampreda, un'anguilla primordiale di cui ha la forma (sembra anche la borsa del ghiaccio usata comunemente per le contusioni) e una volta abbondantissima in Arno.