La Puglia in un piatto
USOPPOSTO è lo studio di comunicazione integrata, operante in Puglia dal 1998, che ha curato l’elegante pubblicazione della Puglia in un piatto (Schena Editore, 2010, pp. 176, euro 28), nell’ambito del progetto Gastrode’sign. Dal formato (22x22cm), dalla carta patinata, dalle illustrazioni a colori, si ha subito l’impressione di avere tra le mani un originale catalogo d’arte e non un semplice ricettario; l’intento era infatti quello di rappresentare anche graficamente la nostra cucina, di associare gli alimenti alla creazione artistica (in particolare della ceramica di Grottaglie). A ognuna delle sessanta ricette si correda dunque un’immagine della pietanza e un piatto di ceramica decorato a tema, in modo da «estendere il concetto di nutrimento ad un’esperienza sensoriale più ampia», secondo l’aspirazione dello slow food.
Queste le sezioni in cui è diviso il testo: pasta, carne, pesce, orto, campo, forno, dolci; ciascuna sinteticamente introdotta e contestualizzata. Il lettore di altre regioni apprende così, ad esempio, che in Puglia è consuetudine accompagnare i primi piatti con verdure fresche o che la carne al fornello è «una sorta di take-away di matrice pugliese», sebbene «in passato la carne era un prodotto di lusso, che ci si permetteva quasi esclusivamente nei giorni di festa»; oppure, ancora, che è proprio con i prodotti dell’orto che si esalta maggiormente la cucina nostrana e che «la produzione dei farinacei, specialmente del pane, veniva svolta in gruppo dalle donne, un’attività che teneva unite famiglie e quartieri interi». Insomma uno strumento originale per riscoprire la tradizione culinaria e per stuzzicare, oltre che l’appetito, la fantasia.
Giovanni Turi
Redazione di www.puglialibre.it