I 3 bicchieri Puglia – 2009

Sono sette i vini pugliesi ai quali la nuova "Guida dei Vini d'Italia 2009", a cura del Gambero Rosso e Slow Food, ha assegnato la massima valutazione: i Tre Bicchieri.Per la Puglia si tratta di una riconferma rispetto alla valutazione dello scorso anno. Infatti, in confronto al 2008 non cambia il numero dei vini pugliesi ad essere insigniti di questo prestigioso riconoscimento: sette nel 2008 e sette per il 2009.
Quindi, anche quest’anno sono sette i vini pugliesi a fregiarsi del titolo dei "Tre Bicchieri" assegnati dalla "Guida dei Vini d'Italia 2009", a cura del Gambero Rosso e Slow Food.

Vediamo nel dettaglio i vini premiati:
Artas 2006 Castello Monaci
Vigna Pedale Riserva 2005 – Castel del Monte Rosso – Torrevento
Lui 2006 Cantina Albea
Masseria Maime 2006 Tormaresca
Es 2006 – Primitivo di Manduria Gianfranco Fino
Zinfandel Sinfarosa 2006 – Primitivo di Manduria –  Accademia dei Racemi
Selvarossa Riserva 2005 – Salice Salentino Rosso Cantina Due Palme

Dal pianeta Puglia  tanta è la diversità e la complessita dei territori pugliesi da poterla tranquillamente chiamare così – giungono segnali contradditori, anche se complessivamente piuttosto positivi. Cresce il livello medio della produzione regionale, almeno per quanto riguarda i vini imbottigliati, e questo un po' in tutte le zone. Cresce poi il numero di nuove aziende, nate cioè negli ultimi 5-10 anni, che puntano in maniera decisa alla qualità, con investimenti tecnologici per quanto riguarda le cantine ma soprattutto con una grande attenzione all'impatto ambientale, al recupero di vecchi vigneti, in particolare dei tradizionali impianti ad alberello, e ai metodi colturali biologici e biodinamici.

Tutto questo sta portando un fermento, una voglia di crescere e di migliorare il livello della produzione vitivinicola davvero significativo. D'altro canto non possiamo non constatare quella che sembra una vera e propria crisi di alcune aziende storiche, ma soprattutto di un modello di vino tradizionale che, per la prima volta da diversi anni, non ha visto nessun rappresentante raggiungere le nostre finali.

L'approccio che sta conquistando gli enoappassionati  pare quello dei “vin de garage”: poca quantità, vini virtualmente introvabili, bassissime rese per pianta, enorme fittezza e concetrazione dei vari parametri organolettici. Altre aziende invece stanno puntando più sull'equilibrio, grande lavoro in vigna, certo, ma anche il tentativo di ottenere vini puliti, freschi ed eleganti. Quest'anno troverete premiati esponenti di tutte queste “scuole di pensiero”.

Vedremo cosa ci riserverà il futuro, ma auspichiamo con tutto il cuore che in Puglia si sviluppi una viticoltura “plurale”, dove tutte le impostazioni trovino il loro spazio e in cui l'unica condizione obbligatoria sia quella della qualità. Per quanto riguarda i premi quest'anno ci sono una serie di conferme, un ritorno al successo e una new entry, con un'equa distribuzione tra quelli che possiamo ormai definire senza problemi i tre grandi vitigni autoctoni di Puglia: il primitivo, il negroamaro e il nero di Troia.

Da notare anche che quattro sui sette vini premiati sono a denominazione d'origine, a rappresentare proprio le Doc più importanti della regione. Le conferme vengono dal Lui '06 di Albea, Nero di Troia in purezza,  dal Negroamaro Masseria Maime '06 di Tormaresca, dal Primitivo Artas '06 della Castello Monaci, poi il Castel del Monte Rosso Vigna Pedale Riserva '05, Nero di Troia, e il Salice Salentino Rosso Selvarossa Riserva '05 della Due Palme. Il ritorno è quello del Primitivo di Manduria Zinfandel Sinfarosa '06 dell'Accademia dei Racemi, la novità è il Primitivo di Manduria Es '06 di Gianfranco Fino.