Foto1

Salone del Gusto 2010

 

 

 

Qui di seguito riportiamo una rassegna stampa dedicata alla nostra bombetta, relativa al “Salone del Gusto 2010”

 

 Foto2

 

 

La rivincita della bombetta

"Ho detto sì al colesterolo"

da Repubblica — 22 ottobre 2010   pagina 2   sezione: TORINO

dal sito www.repubblica.it

http://torino.repubblica.it/cronaca/2010/10/22/news/la_rivincita_della_bombetta-8321868/

 

BOMBE. UNO. Esaurite tutte di un botto. Il prodotto più in voga del Salone è la bombetta di Martinafranca, che trovate nell'area dello street food. È un fagottino di capocollo di maiale farcito con pecorino, sale e pepe. Cotto lungamente allo spiedo, si mangia intero e sprigiona bontà da duecentocinquanta gradi. Sopra il banco, lo slogan del giorno: "Ho detto sì al colesterolo".

 

 

 

 

Salone del Gusto 2010: Cibo di strada

Pubblicato da GIeGI in Gastronomia news, Piatti Regionali, Primo Piano, Prodotti Tipici, Salone del Gusto.

Sabato, 23 Ottobre 2010.

dal sito www.buttalapasta.it

http://www.buttalapasta.it/articolo/salone-del-gusto-2010-cibo-di-strada/24897/

 

Il cibo di strada ha una bello spazio all’interno del Salone del Gusto 2010, rispettando la tradizione, e noi abbiamo visitato lo spazio dedicato ad esso e gustato alcuni dei tanti saporiti spuntini presentati. Ovviamente per rispettare la tradizione abbiamo mangiato i cibi di strada passeggiando, per una volta sotto il cielo sereno e soleggiato di Torino. Il cibo di strada è l’alternativa tradizionale e guidata dal territorio ai tragici fast food che imperano oggigiorno, tragici per il gusto, per la società e per la salute. Vediamo le nostre scoperte.

 

Abbiamo gustato le famose Bombette di Martina Franca (Puglie). Si tratta di involtini di capocollo di maiale farciti con prezzemolo e canestrato Pugliese conditi con sale e pepe, e poi cotti allo spiedo. Sono deliziosi, soprattutto se accompagnati da un fetta di pane pugliese fatto a regola d’arte.

 

 

 

 

 

 

 

Al Salone Internazionale di Torino: in cinque c'è più Gusto!

Sabato 23 ottobre 2010 16:46

dal blog del sito www.gamberosso.it

http://blog.gamberorosso.it/cittadelgusto/2010/10/al_salone_internazionale_di_torino_in_cinque_ce_piu_gusto.html

 

 

Cinque temerari, un suv  ed un unico obiettivo: il Salone del Gusto di Torino. Partiti ieri alle cinque del mattino da Roma, dopo sei ore di viaggio tra dolci di nocciole e cannella, racconti, confidenze e musica brasileira approdiamo a Torino.

 

Ore 12:00 ingresso al Salone del Gusto. Al primo assaggio di formaggi veneti, il Piave elettrizza le nostre papille gustative e ci introduce in un instancabile tour gastronomico che si concluderà solo dopo nove ore. Ecco la nostra Top Five:

 

1)      Testun Occelli al Barolo, Piemonte. Riccioli di scura vinaccia proteggono e aromatizzano una innocente e morbida pasta lattea.

 

2)      Hundok prosciutto San Daniele del Friuli, Friuli Venezia Giulia. Matura morbidezza delle carni in una stagionatura perfetta.

 

3)      Speck di cavallo, Veneto. Rosso intenso, crudo e pregiato.

 

4)      Coppiette di capra garganica, Puglia. Carne essiccata da tradizione popolare e sole della magna grecia.

 

5)      Chinotto al Maraschino, Liguria. Verde, friccicoso chinotto impregnato da suadente nettare liquoroso.

 

Mentre attraversiamo il 45° Parallelo sulla rotta del ritorno vi suggeriamo anche due special da non perdere:

 

Sala 1, Padiglione Internazionale. Ottima la Caipirinha preparata con Cachaça Delicana Premium invecchiata per 18 mesi in botti di pregiatissimo Umburana Brasiliano.

Sala esterna, Street Food. Succulente le Bombette di Alberobello e Valle d’Itria, rigorosamente di maiale e arrostite alla brace.

Ore 20.00, siamo stremati. Seduti sui gradini dell’uscita del Lingotto Fiere applaudiamo con gioia un sorridente Paolo Zaccaria che sfoggia soddisfatto un look vinaccia tono su tono.

 

Dall’autostrada del Sole, sazi di un’esperienza che ci rimarrà dentro, per ora è tutto.

 

Buon salone del Gusto!

Paolo Ceglie – Sara De Bellis – Arianna Mauro – Andrea Onorati – Luana Vattimo

 

 

 

 

 

 

 

Salone del Gusto, salone dei gusti.

dal blog del sito Il cantuccio di Malù

Pubblicato da Malù 25/10/2010

http://cantucciomalu.blogspot.com/2010/10/salone-del-gusto-salone-dei-gusti.html

 

 

Un posto nel mio cuore invece sarà per sempre riservato alle bombette pugliesi, chi è stato allo street food le avrà sicuramente provate e sa a cosa mi riferisco. Un attentato, questo sono. E se le bombette sono un attentato io sono un Kamikaze.

Questa è la mia top 3:

1. Bombette pugliesi con il loro irresistibile apporto calorico

2. Testun al Barolo, il formaggio che porta dipendenza

3. Speck di cavallo, si sciogle veramente in bocca

 

 

Arianna ha detto…

Bella Rita come sempre le tue foto sono meravigliose..concordo pienamente con la tua top 3..decisamente le cose più gustose!!! Aggiungerei il prosciutto del Casentino e anche il lardo di Colonnata che mi hanno fatto venire i brividi di piacere per tutto il corpo! Poi ci sono loro…  le bombette… mmmmmm che goduria!!!!

Anche io faccio parte dei kamikaze.. una vera e propria esplosione di gusto… mi è venuta fame al solo pensiero!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

Abbiamo anche un gruppo su Facebook: Quelli che… le bombette

http://www.facebook.com/group.php?gid=30689562269

 

 

 

 

 

 

 

 

Street Food/Streetwhore | Il quartiere a luci rosse del Salone del Gusto 2010

Scritto da: The Fooders venerdì 22 ottobre 2010 15:10

dal sito www.dissapore.com

http://www.dissapore.com/primo-piano/street-foodstreetwhore-il-quartiere-a-luci-rosse-del-salone-del-gusto-2010/

 

 

Se diciamo Amsterdam, cosa pensate? Rispondete sinceramente, su! Indecisi, eh? Allora ve lo diciamo noi: 1. Ehy!  Lì è legale fumare marijuana. 2. Donnine in vetrina. 3. Architettura della città.  (se vabbè). Ecco, avete presente il quartiere a luci rosse di Amsterdam? Ti ritrovi (così dicono, eh) nel mezzo di questa lunghissima via, vetrine a destra vetrine a sinistra, e l’imbarazzo della scelta per quel che riguarda un certo tipo di “prodotto” in vendita, dove molti amerebbero “farsi” un giro su tutto. Ecco, al Salone del Gusto 2010 abbiamo trovato un distretto a luci rosse: la street food area (che nelle indicazioni è stato tradotto con cucine di strada, secondo voi è corretto?).

 

Uno spazio all’aperto, un chiosco dopo l’altro: il siculo panino con la meusa (milza), le bombette (fettine di capocollo arrotolate e farcite con formaggio vaccino e pepe) cotte alla brace eservite con pane di Matera nel loro unto triangolino di carta. E ancora, più in là, la focaccia di Recco: due sottilissimi strati di pasta cotta al forno farcita con crescenza (di latte ligure tracciato, eh) e di seguito, il King Kong del cibo da strada: l’oliva all’ascolana fatta come Dio comanda.

 

 

 

 

 

 

 

La Terra chiama

Irene – 20 ottobre 2010

dal sito www.paninodautore.it 

 

 

Appuntamento a Torino, da giovedì 21 ottobre a lunedì 25, con l’eccellenza delle produzioni agroalimentari mondiali.

Tra le novità il farro al cartoccio giunto a Torino dai monti della Garfagnana . Il cereale toscano fregiato della Igp è in compagnia della focaccia di Recco , prelibatezza dalle origini forse risalenti addirittura alla terza crociata fatta di olio, formaggetta e farina cotti su una pietra d’ardesia coperta che diventano uno dei simboli gastronomici della Liguria.

A rappresentare la Liguria ci sarà anche la celebre farinata , una sorta di frittata di farina di ceci molto diffusa sulla costa dell’alto Tirreno, dal livornese fino alla Costa Azzurra, dove cambia nome secondo località (cinque e cinque, cecina, torta, calda, socca).

Le frittelle di farina di ceci dette cuculli di lattuga e cipolline, le focaccette fritte al formaggio sempre genovesi. Dalle Marche un classico della tradizione con le olive all’ascolana , frutto quasi scomparso difeso dal marchio Dop .

Ci sono la piadina romagnola , le bombette (carne di manzo ripiene di formaggio e prosciutto), le panelle e gli arancini fritti (linkare a ) siciliani. Dalla Sardegna arrivano le frittelle dolci di formaggio sas sevadas , mentre il Piemonte fa gli onori di casa nell’insolita veste della pasta ripiena al cartoccio.

 

 

Giornata Chamgagne

 

 

Non ci credevo. Io, patito di bollicine all’ultimo stadio, insieme al Rinaldi a Roma per la “Giornata Champagne”, megamanifestazione per addetti ai lavori (e qualche infiltrato…) con esposizione e degustazione di moltissime tra le migliori bottiglie della tipologia. Partenza all’alba, nella migliore tradizione dei “pendo-lari”, ma stavolta in treno. Ok, pazienza per la levataccia, ne varrà la pena. Arriviamo nella capitale a metà mattina, e diamo subito una giustificazione culturale alla gita: andiamo a visitare il Maxxi, nuovo museo di arte contemporanea, che si preannuncia favoloso. Devo dirlo, è davvero come mi era stato descritto da Francesco, interessante e coinvolgente come pochi, con le magnifiche opere esposte divise tra artistiche in senso stretto ed architettoniche, con contaminazioni di film, fotografia ed altro ancora, il tutto racchiuso nella suggestiva ed imponente struttura di Zaha Hadid e fortemente caratterizzato dai 24 metri della scul-tura “calamita cosmica” di Gino De Dominicis. Già questo valeva il viaggio. Ma siccome non ci facciamo mancare nulla – soprattutto il superfluo – ci presentiamo puntuali all’apertura delle bottiglie: sede straordi-naria nei pressi di San Pietro, una vecchia chiesa sconsacrata ed in via di restauro, rallegrata dalle festo-se esplosioni dei tappi del Re dei vini. Avete presente uno di quei cuccioli di cane, quando gli si lanciano insieme tre o quattro palline da rincorrere? Bene, eravamo lì nello stesso stato d’animo: non riuscivamo a capire quale prendere per prima. E così ci siamo affidati al metodo, e…non ne abbiamo tralasciata nes-suna! Siamo passati da Bollinger a Jacquesson, da Henriot a Salon, passando per Bedel, Drappier, Oli-vier, Le Brun Servenay, Roederer, Lanson e tantissimi altri noti e meno noti. Dire che eravamo in estasi è poco, ma basti pensare che abbiamo “degustato” ininterrottamente dalle 14 alle 19, corroborati dai prov-videnziali tarallini offerti dagli organizzatori. Poi, però, stimolati da tanti “aperitivi” ci è venuta fame: detto fatto, trasferta con gli amici, il grande Davide Zingaro e monsieur Le Brun (produttore di un eccezionale Champagne Blanc de Blancs) all’Osteria Romana da Simmi, dove abbiamo spazzolato, nell’ordine, pasta all’amatriciana, cacio e pepe, braciole al ragù, abbacchio con le patate, abbacchio alla cacciatora e – last but not least – la mitica coda alla vaccinara! Naturalmente senza trascurare l’assaggio della pasta con l’arzilla (pesce razza) ed altre specialità di pesce ordinate da qualcuno dei commensali… Tutto magi-stralmente preparato e servito, e con un conto alla portata di tutte le tasche. Oh, siccome avevamo anco-ra sete (!!!), per innaffiare la cena abbiamo anche doverosamente gustato gli Champagne portati dal Le Brun (e che diamine, non potevamo mica deludere il nostro graditissimo ospite), comprese le eccezionali magnum di 1991 e 1994. Un grazie a tutti, dal mai abbastanza lodato organizzatore Francesco Rinaldi, all’amico ed importatore Davide Zingaro (suoi gli Champagne con il migliore rapporto qualità/prezzo, vedi il sito www.vdv-vinodivino.com , a monsieur Le Brun, alla gnocchettina del Salon 😉 ed alle gloriose e me-ritorie Ferrovie nazionali, che ci hanno riportati a casa sani e salvi malgrado il tasso alcolico che avrebbe schiantato il più robusto degli etilometri. Alla prossima, anzi a “la prochaine”!

 

Nico Bove

Newsletter Ott.- Dic. 2010

Eccoci qui!

Dopo varie e prolungate peripezie, il buon Domenico Maraglino è riuscito a impostare la nuova Newsletter .

Vecchie e nuove iniziative caratterizzeranno il prossimo trimestre.

Vi informiamo inoltre che se non riuscite ad aprire il file allegato in questo formato, dovete soltanto comunicarlo al mittente all'indirizzo mail: info@slowfoodalberobello.it  vi sarà rispedito in altra forma.

Aspettandovi in uno dei tanti incontri in calendario, vi saluto affettuosamente.

Francesco Biasi.

 

Scarica la Newsletter

 

Manifesto Mine vaganti

Mine vaganti di Ferzan Ozpetech

 

 

 

Auditorium Comunale Locorotondo

1° spettacolo ore 19,00

1° spettacolo ore 21,30

 

Proiezione del film “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek

Degustazione della pasta “ruote pazze” del Pastificio Benedetto Cavaliere di Maglie

 

E’ l’ultima rubrica nata nelle nostre “Creazioni d’origine controllata”, curata nei minimi dettagli da Francesco Speciale e Pino Caramia.

Non si tratta solo di una proiezione cinematografica ma bensì di una "cinedegustazione".

Tra il primo e secondo spettacolo viene proposta una degustazione di prodotti TIPICI collegati o presenti nel fim presentato.

Con queste proiezioni cercheremo di promuovere una nuova consapevolezza critica nella cultura alimentare, mostrando film, cortometraggi, documentari, che sviluppino un discorso originale sul cibo, sui problemi dell'agroalimentare (effetti economici, sociali e ricadute ambientali) e sulla memoria gastronomica come patrimonio da salvare.

Buona “cinedegustazione” a tutti.   

 

Biglietto d'ingresso € 3.00

 

Le  prenotazioni per gli spettacoli vanno fatte direttamente all’AUDITORUM COMUNALE DI LOCOROTONDO  Via Morelli, 28   TEL. 080.4313191  – CELL. 337.832222. 

I biglietti  prenotati devono necessariamente essere ritirati almeno mezz’ora prima dello spettacolo. 

 

Per ulteriori informazioni:

Pino  348.3436174 p.caramia@serveco.it  

Francesco 338.5056501 francescogipsy@libero.it  

 

 

 

 

 

        
              
Logo Donpasta

Donpasta

 

Domenica, 07  novembre 2010 – ore 18.30

in collaborazione con il 36° Stormo 

presso il CineTeatro Aeroporto Ramirez

Gioia del Colle (Ba)

 

“Donpasta”

            

in

“Food sound system”

Riflessioni di un gastrofilosofo

Spettacolo teatrale

 

www.donpasta.com

 

Testi, cucina live e voce narrante : Donpasta

Musiche : Raffaele Casarano e Marco Bardoscia

 

“Se hai un problema… aggiungi olio”, questo è il motto di Donpasta, cuoco poeta, ecologista e stralunato.

 

Food Sound System è il suo progetto multimediale in cui si mescolano cucina salentina, musica, racconto popolare e immagini, per uno spettacolo a 360° tra il teatro contemporaneo, le favole di un vecchio cantastorie e le disavventure di un cuoco maldestro.

Tutti i sensi sono chiamati in causa: vista, gusto, olfatto, tatto, udito. Ogni testo, ogni parola, ha un controcanto nelle immagini e nei suoni che dalla cucina raggiungono la musica ispirando le melodie.

Donpasta non cucina mai piatti fuori stagione! Contrario al “fast food” e agli OGM, denuncia le nuove forme di caporalato e rivendica il cibo come frutto di commistioni meticce… come pasta e sarde.

E' capace di impiegare dieci ore per fare un sugo come si deve.

 

Allora ne approfitta per raccontare storie, mentre zucchine, peperoni, melanzane fondono nell'olio e diffondono in sala odori di soffritto che risvegliano i sensi. Storie di un viaggiatore.

Una sorta di road movie in cui sfilano uliveti, strade di notte e mercati rionali. Tuttifrutti culturale, melting pot artistico in una unione di nostalgia, speranza, riflessione, dove la cucina è cultura, profondamente ancorata nella nostra civilizzazione mediterranea. 

La musica, rigorosamente dal vivo, suona verso i fornelli e i fornelli la ripagano della stessa moneta. Nuove lasagne musicali spruzzate in levare di reggae, jazz e rock. Nick Drake, Coltrane, Tom Waits, The Clash divenano ingredienti da aggiungere q.b. Quanto basta, a questo viaggio periferico. Dai video altri ingredienti, come veri e propri attori che ci preparano alla tavola. E’ così che il Food Sound System fluisce, in una sorta di stillicidio gastronomico per lo spettatore.

 

Avvertenze: Le immagini di cucina sono veri e propri film sulla creazione di un piatto. Si consiglia vivamente di mangiare prima di vedere lo spettacolo, onde evitare svenimenti da fame o assalti inconsulti alle cucine adiacenti.

 

 

Daniele De Michele alias donpasta.selecter:

Don Pasta selecter è un dj, economista, appassionato di gastronomia. Il suo primo progetto, “Food sound system” è divenuto un libro, edito da Kowalski, e uno spettacolo multimediale, in tournée tra Italia, Francia e Spagna, protagonista di importanti eventi per l’Auditorium Parco della Musica di Roma, Slow Food on film, Taormina Arte, Time in Jazz, Città del Gusto, Taste, Mescolanze Food Festival. A questo ha fatto seguito lo scorso anno “Wine Sound System” sempre edito da Kowalski, tradotto anche in francese dal marzo 2011. Collabora tra gli altri con Paolo Fresu, David Riondino, Daniele di Bonaventura. Scrive regolarmente per Slow Food, Repubblica, Left Avvenimenti e collabora con Smemoranda, Alias, Fooding, l’Università del Gusto di Slow Food, CasArtusi e Cultura gastronomica. Organizza a Roma al Teatro Eliseo e Toulouse l'appuntamento annuale Soul Food, incontro su cibo, arte e sostenibilità ambientale. Al progetto Soul Food di Donpasta e Terreni Fertili hanno aderito nel tempo artisti come: David Riondino, Giobbe Covatta, Marco Baliani, Ascanio Celestini, Alessandro Mannarino e personaggi della cultura e della scienza come: Vandana Shiva, Piero Sardo, Alberto Capatti (prorettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Bra), Alessandro Portelli (Università La Sapienza). Soul Food ha avuto il  sostegno ed il patrocinio di: FAO, ARSIA Toscana, SlowFood,  Fondazione Campagna Amica, Coldiretti, ARSIA Toscana, la Città dell'Altra Economia di Roma. Attualmente vive a Toulouse, dove lavora al progetto Food Sound Circus.

<<Se hai un problema.. aggiungi olio>> è la massima, eredità della nonna, che lo accompagna da sempre. 

Raffaele Casarano

Jazzista emergente della scena italiano. Con Argento sigla il primo album prodotto da Paolo Fresu. Direttore artistico ed ideatore del Lokomotiv Jazz Festival.

 

 

Informazioni e prenotazioni :

Franco 335.6231826

Maria Grazia 339.8206479

Domenico 393.9887653

 

La terra dei Trulli

{mosimages} 

PRESENTA:

La terra dei Trulli”
gente…territori…sapori

L’intenzione di offrire un programma di visita nella nostra terra scaturisce dall’amore che tutti noi proviamo per il nostro territorio e per le nostre realtà.
Abbiamo messo insieme tutte quelle figure, strutture e situazioni che fanno del buono, pulito e giusto una condizione di vita; abbiamo cercato di concentrare in una tre giorni tutto quello che un socio Slow Food, venendo da queste parti, deve conoscere.
Componenti della nostra condotta saranno lieti di condurvi per mano, di spiegarvi, di condividere tutte le nostre realtà che resteranno, nel tempo, indelebili in voi.

Il programma che abbiamo sviluppato è il seguente:

Venerdì:

Arrivo in mattinata in zona
Gioia del Colle: visita del caseificio “Capurso azienda casearia”, accompagnati dalla figura di
Anna Netti, saranno spiegati concetti come  latte locale e manualità per la lavorazione della mozzarella che sono alla base di una tradizione presente qui da oltre sessant’anni.
A seguire: visita, con guida, del castello di Gioia del Colle, residenza dell’imperatore Federico II.
A seguire: visita, con degustazione, della cantine “Polvanera”. Filippo Cassano, titolare dell’azienda,  presenterà le varie tipologie della doc primitivo di Gioia del Colle e una bella selezione di spumante metodo classico da uve primitivo.
Al termine: trasferimento ad Alberobello e sistemazione in albergo.
Ore 20,30: trasferimento a Noci e cena presso l’osteria chiocciolata “L’Antica Locanda”; Pasquale Fatalino si alternerà tra i fornelli e la presentazione dei vari piatti della tradizione, dai gustosi antipasti al classico agnello in fricassea.
Al termine: rientro in albergo e pernottamento.

Sabato:  

Ore 8,30: colazione in albergo.
Ore 9,00: partenza per Martina Franca e visita, con guida, della città e del suo barocco.
A seguire: trasferimento a Cisternino ed in contrada Marinelli, Giuseppe Santoro guiderà una visita con degustazione nel suo omonimo salumificio, spiegando nei particolari le varie fasi di produzione del capocollo di Martina Franca, presidio Slow Food.
A seguire: rientro in albergo e breve sosta.
Ore 18,00: incontro con la guida e visita della cittadina di Alberobello, patrimonio dell’Unesco.
A seguire: la visita termina proprio nel cuore della zona monumentale ove è ubicata, nei trulli, l’osteria chiocciolata “L’Aratro”; Domenico Laera sarà ben lieto di accogliere e presentare la cena ricca di sapori di stagione e del suo estro, tra cui le mitiche polpette e le fave e cicoria .
Al termine: rientro in albergo e pernottamento

Domenica: 

Ore  8,30: colazione in albergo.
Ore 9,00: partenza per Coreggia, frazione di Alberobello, visita con degustazione presso l’azienda “Pietraficcata”; Maria Panaro, la sua sveglia suona sempre alle tre di mattino per la produzione di taralli e pane, presenterà, inoltre, la sua produzione di caciocavalli affinati in grotta.
A seguire: trasferimento in contrada Trazzonara a Martina Franca per la visita e la conoscenza della produzione dell’oro giallo di Puglia, l’olio dell’oleificio Caroli;
Stefano, Antonella e Giuseppe presenteranno anche produzione di pasta e sott’oli.
A seguire: trasferimento a Locorotondo e pranzo presso l’osteria “La Taverna del Duca”; Antonella Scatigna, nella sua cucina a vista, preparerà, tra le altre cose, il “piatto per Terra Madre” ed il tradizionale “fornello” della Murgia.
Al termine: partenza per rientro.


N.B. il presente programma è stato realizzato per la partecipazione di un massimo di 30 persone, se il numero dovesse superare queste unità ci sono alcuni particolari che variano, solo da un punto di vista strutturale e non di impostazione; comunque sarà nostra premura, al momento della richiesta, segnalare le variazioni del caso.
Altra nota di rilievo è quella inerente ad un eventuale arrivo in zona con mezzi aerei o ferroviari, siamo in grado di mettere a disposizione pullman GT per la realizzazione del presente programma.
Possiamo inoltre ampliare il  programma per un soggiorno di oltre  tre giorni, in questo caso sarà proposto un programma allargato in base alla richiesta dei giorni in più.
Ultimo particolare che si vuole sottolineare è che le cene e i pranzi sono consumati in osterie che fanno parte dell’alleanza dei cuochi.


Per informazioni e chiarimenti in merito:
Francesco Biasi 335.6231826 oppure scrivere a slowfoodalberobello@virgilio.it

La terra dei Trulli (Con MUSICA)

{mosimages} 

PRESENTA 

La terra dei Trulli”
gente…..territori…..sapori

L’intenzione di offrire un programma di visita nella nostra terra scaturisce dall’amore che tutti noi proviamo per il nostro territorio e per le nostre realtà.
Abbiamo messo insieme tutte quelle figure, strutture e situazioni che fanno del buono, pulito e giusto una condizione di vita; abbiamo cercato di concentrare in una tre giorni tutto quello che un socio Slow Food, venendo da queste parti, deve conoscere.
Componenti della nostra condotta saranno lieti di condurvi con mano, di spiegarvi, di condividere tutte le nostre situazioni che  resteranno, nel tempo, indelebili in voi.

Il programma che abbiamo sviluppato è il seguente:

Venerdì:

arrivo in mattinata in zona
Gioia del Colle: visita del caseificio “Capurso azienda casearia”, accompagnati dalla figura di
Anna Netti, saranno spiegati concetti come  latte locale e manualità per la lavorazione della mozzarella che sono alla base di una tradizione presente qui da oltre sessant’anni.
A seguire: visita, con guida, del castello di Gioia del Colle, residenza dell’imperatore Federico II.
A seguire: visita, con degustazione, della cantine “Polvanera”. Filippo Cassano, titolare dell’azienda,  presenterà le varie tipologie della doc primitivo di Gioia del Colle e una bella selezione di spumante metodo classico da uve primitivo.
Al termine: trasferimento ad Alberobello e sistemazione in albergo.
Ore 20,30: trasferimento a Noci e cena presso l’osteria chiocciolata “L’Antica Locanda”; Pasquale Fatalino si alternerà tra i fornelli e la presentazione dei vari piatti della tradizione, dai gustosi antipasti al classico agnello in fricassea.
Al termine: rientro in albergo e pernottamento.

Sabato:  

Ore 8,30: colazione in albergo.
Ore 9,00: partenza per Martina Franca e visita, con guida, della città e del suo barocco.
A seguire: trasferimento a Cisternino ed in contrada Marinelli, Giuseppe Santoro guiderà una visita con degustazione nel suo omonimo salumificio, spiegando nei particolari le varie fasi di produzione del capocollo di Martina Franca, presidio Slow Food.
A seguire: rientro in albergo e breve sosta.
Ore 18,00: incontro con la guida e visita della cittadina di Alberobello, patrimonio dell’Unesco.
A seguire: la visita termina proprio nel cuore della zona monumentale ove è ubicata, nei trulli, l’osteria chiocciolata “L’Aratro”; Domenico Laera sarà ben lieto di accogliere e presentare la cena ricca di sapori di stagione e del suo estro, tra cui le mitiche polpette e le fave e cicoria .
Al termine: rientro in albergo e pernottamento

Domenica: 

Ore  8,30: colazione in albergo.
Ore 9,00: partenza per Coreggia, frazione di Alberobello, visita con degustazione presso l’azienda “Pietraficcata”; Maria Panaro, la sua sveglia suona sempre alle tre di mattino per la produzione di taralli e pane, presenterà, inoltre, la sua produzione di caciocavalli affinati in grotta.
A seguire: trasferimento in contrada Trazzonara a Martina Franca per la visita e la conoscenza della produzione dell’oro giallo di Puglia, l’olio dell’oleificio Caroli;
Stefano, Antonella e Giuseppe presenteranno anche produzione di pasta e sott’oli.
A seguire: trasferimento a Locorotondo e pranzo presso l’osteria “La Taverna del Duca”; Antonella Scatigna, nella sua cucina a vista, preparerà, tra le altre cose, il “piatto per Terra Madre” ed il tradizionale “fornello” della Murgia.
Al termine: partenza per rientro.


N.B. il presente programma è stato realizzato per la partecipazione di un massimo di 30 persone, se il numero dovesse superare queste unità ci sono alcuni particolari che variano, solo da un punto di vista strutturale e non di impostazione; comunque sarà nostra premura, al momento della richiesta, segnalare le variazioni del caso.
Altra nota di rilievo è quella inerente ad un eventuale arrivo in zona con mezzi aerei o ferroviari, siamo in grado di mettere a disposizione pullman GT per la realizzazione del presente programma.
Possiamo inoltre ampliare il  programma per un soggiorno di oltre  tre giorni, in questo caso sarà proposto un programma allargato in base alla richiesta dei giorni in più.
Ultimo particolare che si vuole sottolineare è che le cene e i pranzi sono consumati in osterie che fanno parte dell’alleanza dei cuochi.


Per informazioni e chiarimenti in merito:
Francesco Biasi 335.6231826 oppure scrivere a slowfoodalberobello@virgilio.it


Si ringrazia CAPAREZZA per la concessione della canzone VIENI A BALLARE IN PUGLIA

{audio}images/mp3/Vieni a ballare in Puglia.mp3{/audio}

Locandina

Tra Capo e Collo!

 

 

Per giovedì 14 ottobre con inizio alle ore 20,30 organizziamo a Martina Franca presso la Masseria Madonna dell’Arco sita in ZonaM n°89  www.masseriamadonnadellarco.it    “Tra Capo e Collo!” – Laboratorio di degustazione sensoriale di Capocollo di Martina Franca. Attenzione, prenotate in fretta, i posti sono limitati.

Info e prenotazioni: 

Pino  348.3436174 p.caramia@serveco.it       

Francesco 338.5056501 francescogipsy@libero.it  

 

           

 

I Viaggiatori del gusto

 

 

QUATTRO FATTI FRA I VIGNETI D’ALSAZIA

(22-26 settembre 2010)

 

 

 

Lunga vita al signor O’Leary.

Con sole 18 euro a testa per un viaggio di andata e ritorno i nostri magnifici 4 si imbarcano mercoledì 22 settembre alle ore 19,45 alla volta di Baden Baden, antica e famosa città del Baden Wuttemberg. La fortuna aiuta gli audaci: il volo arriva a destinazione (già questo bastava) con 20 minuti di anticipo necessari ad espletare velocemente le formalità al banco della Hertz e ricevere in nolo una Ford Focus sw per dirigersi verso il Landgasthof Ratz www.landgasthof-ratz.de  a  Rheinau. Prendiamo possesso delle stanze e cosa mai accaduta nelle terre di Germania alle nostre suppliche viene dato seguito: cucina riaperta per gustare insieme a tre superciuk tedeschi due cotolette ed una montagna di patate fritte con un boccale di weissbier. Poche ore di sonno e tutti giù pronti per la colazione come se non mangiassimo da giorni.

Basta con questa colazione, l’Alsazia e li a pochi chilometri e ci aspetta. Siamo diretti a Heligenstein, 300 abitanti nel cuore dell’Alsazia dove esiste una doc comunale: il Klevener de  Heligenstein che corrisponde al vitigno Savagnin Rose. Andiamo a casa di mounsier Daniel Ruff www.ruffvignerons.com    vigneron in Heligestein, produttore di Klevener e di altri vini. Dormiremo li, così almeno il vino non ci mancherà. Ci accoglie madame Ruff e si parte subito con un piccolo assaggio di Klevener e di cremant, si lasciano le valigie in camera e via alla volta di Obernai. Veloce passaggio alle Cave d’'Obernai, che ci delude alquanto per poi rifarci alla grande al Domaine Seilly www.seilly.fr . Una gentile, carina e preparata jenuefille ci rifila sette, otto assaggi di vini, fra cui il famoso Vin du Pistolet d’Obernai e per non farci mancare niente un paio di distillati. Frastornati ma felici ci dirigiamo verso un ristorante a Scharrachbergheim dove gustiamo la nostra prima specialità alsaziana: la choucroute, un piatto a base di carne di maiale, salsicce e crauti. Riposino pomeridiano nel giardino del ristorante, visita di un paio di petite ville ed alle ore 20,00 tavolo prenotato alla Brasserie Lauth http://restaurant-lauth.pagesperso-orange.fr dove si produce la bières de Scharrach blonde et ambreé accompagnata dalla seconda specialità alsaziana la torta flambée o Flammekuche, una pizza alsaziana dalla pasta sottile condita con cipolla e lardo o formaggio di Munster o altro. Rientro felice alla base, piccolo assaggio di vini Ruff, dormiamo sopra la sala degustazione e c’è il frigo dei vini proprio li a disposizione.

Colazione alla francese, croisssant, baguette con marmellate e salumi, caffè lungo e succhi e via alla volta del Domaine Marcel Deiss viticulteur a Bergheim www.marceldeiss.com          prestigiosa cantina alsaziana. Ci accoglie in una bellissima sala tasting Florian Mercandelli, di chiare origini italiane con casa di vacanza a Vieste. Bingo: grande cantina, parla italiano, beviamo solo i grand cru, il tutto offerto !!! Che vini, altro non c’è da dire. E’ ora di pranzo e qualcuno fra noi non lo scorda mai. Via verso un piccolo paese dove ci aspetta la trota, altro piatto tipico alsaziano. La prendiamo nature (lessa con patate lesse), che dire della trota !!! Ma la fortuna aiuta gli audaci. Sulla strada per Ribeuville si innaugura oggi un grande store del maitre chocolatier Daniel Stoffel www.daniel-stoffel.fr, entriamo in una favola di cioccolato, assaggi di tutti i tipi solo per oggi e noi eravamo li, presenti e contenti.  

Dopo il cioccolato ci vorrebbe qualche distillato ed allora perchè non andare a trovare Gilbert Holl distillerie et brasserie artisanales www.gilbertholl.com . Primo passaggio a Ribeauvillé, per i distillati e poi a Riquewihr per le birre.

Per riprenderci percorriamo a piedi le splendide vie di Riquewihr e di altri petite village d’Alsace ed alle ore 20,00 puntuali si mangia. Stinco, carne di maiale e pate de foie gras de canard et oie. Si torna alle cantine Ruff e prima di dormire qualche assaggio.

Pronti via, colazione e si parte per Colmar per partecipare alla 1ère fete des rècoltes de Colmar. Visita della città e del suo santuario laico: il mercato coperto. Si assaggia di tutto e di più, ma le nostre perversioni si fermano al banco della pescheria: plateau de huitres, crustacés et coquillages accompagnati da riesling alsaziano. A seguire giro in battello sui canali di Colmar e lunga sosta al padiglione gastronomico della festa dei raccolti con assaggi di varie birre accompagnate da grandi brezel o pretzel, piccola degustazione di foies gras fresco al famoso  negozio les Foies Gras de Liesel www.alsacefoiegras.com . Si torna al domaine Ruff per una degustazione seria dei suoi vini accompagnati da un buon formaggio di Munster e da un pò di salami dono di un gruppo di belgi che degustava insieme a noi. Cena leggera e poi a dormire, senza aver prima riassaggiato qualche vino d’Alsazia dal nostro frigo privato, domani si riparte per la Germania.

Colazione fra baci ed abbracci con i signori Ruff, visita della cantina ed assaggio di succo d’uva appena vendemmiato con fermentazione non ancora partita (sarà la base per i cremant). Si lascia la Francia destinazione Baden Baden. Visita rilassante dellà città, delle sue terme antiche e moderne, della sue chiese e visita del museo Frieder Burda www.museum-frieder-burda.de  che ospita una mostra su Mirò, a seguire piccoli assaggi di panini vari di carne e di pesce, un thè con un pezzo di torta e via verso l’aereoporto, si torna a casa felici e contenti.

Au revoir a toute le monde, À la prochaine.

 

Francesco Rinaldi

 

 

Mail

Filo diretto

 

Questa sezione è stata creata per favorire il confronto, lo scambio di opinioni e di consigli per migliorare la conduzione e l’operatività della nostra condotta.
Ecco, dunque, uno spazio dove potrai scrivere, esprimere le tue opinioni, dare suggerimenti o semplicemente interagire con noi.

Ringraziandovi dell’interesse dimostrato nei confronti del nostro sito web, vi invitiamo ad inviarci le vostre comunicazioni che provvederemo a pubblicare in queste pagine.

 

Invia a:                                                        

 

            

  info@slowfoodalberobello.it