Salone del Gusto 2010
Qui di seguito riportiamo una rassegna stampa dedicata alla nostra bombetta, relativa al “Salone del Gusto 2010”
La rivincita della bombetta
"Ho detto sì al colesterolo"
da Repubblica — 22 ottobre 2010 pagina 2 sezione: TORINO
dal sito www.repubblica.it
http://torino.repubblica.it/cronaca/2010/10/22/news/la_rivincita_della_bombetta-8321868/
BOMBE. UNO. Esaurite tutte di un botto. Il prodotto più in voga del Salone è la bombetta di Martinafranca, che trovate nell'area dello street food. È un fagottino di capocollo di maiale farcito con pecorino, sale e pepe. Cotto lungamente allo spiedo, si mangia intero e sprigiona bontà da duecentocinquanta gradi. Sopra il banco, lo slogan del giorno: "Ho detto sì al colesterolo".
Salone del Gusto 2010: Cibo di strada
Pubblicato da GIeGI in Gastronomia news, Piatti Regionali, Primo Piano, Prodotti Tipici, Salone del Gusto.
Sabato, 23 Ottobre 2010.
dal sito www.buttalapasta.it
http://www.buttalapasta.it/articolo/salone-del-gusto-2010-cibo-di-strada/24897/
Il cibo di strada ha una bello spazio all’interno del Salone del Gusto 2010, rispettando la tradizione, e noi abbiamo visitato lo spazio dedicato ad esso e gustato alcuni dei tanti saporiti spuntini presentati. Ovviamente per rispettare la tradizione abbiamo mangiato i cibi di strada passeggiando, per una volta sotto il cielo sereno e soleggiato di Torino. Il cibo di strada è l’alternativa tradizionale e guidata dal territorio ai tragici fast food che imperano oggigiorno, tragici per il gusto, per la società e per la salute. Vediamo le nostre scoperte.
Abbiamo gustato le famose Bombette di Martina Franca (Puglie). Si tratta di involtini di capocollo di maiale farciti con prezzemolo e canestrato Pugliese conditi con sale e pepe, e poi cotti allo spiedo. Sono deliziosi, soprattutto se accompagnati da un fetta di pane pugliese fatto a regola d’arte.
Al Salone Internazionale di Torino: in cinque c'è più Gusto!
Sabato 23 ottobre 2010 16:46
dal blog del sito www.gamberosso.it
Cinque temerari, un suv ed un unico obiettivo: il Salone del Gusto di Torino. Partiti ieri alle cinque del mattino da Roma, dopo sei ore di viaggio tra dolci di nocciole e cannella, racconti, confidenze e musica brasileira approdiamo a Torino.
Ore 12:00 ingresso al Salone del Gusto. Al primo assaggio di formaggi veneti, il Piave elettrizza le nostre papille gustative e ci introduce in un instancabile tour gastronomico che si concluderà solo dopo nove ore. Ecco la nostra Top Five:
1) Testun Occelli al Barolo, Piemonte. Riccioli di scura vinaccia proteggono e aromatizzano una innocente e morbida pasta lattea.
2) Hundok prosciutto San Daniele del Friuli, Friuli Venezia Giulia. Matura morbidezza delle carni in una stagionatura perfetta.
3) Speck di cavallo, Veneto. Rosso intenso, crudo e pregiato.
4) Coppiette di capra garganica, Puglia. Carne essiccata da tradizione popolare e sole della magna grecia.
5) Chinotto al Maraschino, Liguria. Verde, friccicoso chinotto impregnato da suadente nettare liquoroso.
Mentre attraversiamo il 45° Parallelo sulla rotta del ritorno vi suggeriamo anche due special da non perdere:
Sala 1, Padiglione Internazionale. Ottima la Caipirinha preparata con Cachaça Delicana Premium invecchiata per 18 mesi in botti di pregiatissimo Umburana Brasiliano.
Sala esterna, Street Food. Succulente le Bombette di Alberobello e Valle d’Itria, rigorosamente di maiale e arrostite alla brace.
Ore 20.00, siamo stremati. Seduti sui gradini dell’uscita del Lingotto Fiere applaudiamo con gioia un sorridente Paolo Zaccaria che sfoggia soddisfatto un look vinaccia tono su tono.
Dall’autostrada del Sole, sazi di un’esperienza che ci rimarrà dentro, per ora è tutto.
Buon salone del Gusto!
Paolo Ceglie – Sara De Bellis – Arianna Mauro – Andrea Onorati – Luana Vattimo
Salone del Gusto, salone dei gusti.
dal blog del sito Il cantuccio di Malù
Pubblicato da Malù 25/10/2010
http://cantucciomalu.blogspot.com/2010/10/salone-del-gusto-salone-dei-gusti.html
Un posto nel mio cuore invece sarà per sempre riservato alle bombette pugliesi, chi è stato allo street food le avrà sicuramente provate e sa a cosa mi riferisco. Un attentato, questo sono. E se le bombette sono un attentato io sono un Kamikaze.
Questa è la mia top 3:
1. Bombette pugliesi con il loro irresistibile apporto calorico
2. Testun al Barolo, il formaggio che porta dipendenza
3. Speck di cavallo, si sciogle veramente in bocca
Arianna ha detto…
Bella Rita come sempre le tue foto sono meravigliose..concordo pienamente con la tua top 3..decisamente le cose più gustose!!! Aggiungerei il prosciutto del Casentino e anche il lardo di Colonnata che mi hanno fatto venire i brividi di piacere per tutto il corpo! Poi ci sono loro… le bombette… mmmmmm che goduria!!!!
Anche io faccio parte dei kamikaze.. una vera e propria esplosione di gusto… mi è venuta fame al solo pensiero!!!
Abbiamo anche un gruppo su Facebook: Quelli che… le bombette
http://www.facebook.com/group.php?gid=30689562269
Street Food/Streetwhore | Il quartiere a luci rosse del Salone del Gusto 2010
Scritto da: The Fooders venerdì 22 ottobre 2010 15:10
dal sito www.dissapore.com
Se diciamo Amsterdam, cosa pensate? Rispondete sinceramente, su! Indecisi, eh? Allora ve lo diciamo noi: 1. Ehy! Lì è legale fumare marijuana. 2. Donnine in vetrina. 3. Architettura della città. (se vabbè). Ecco, avete presente il quartiere a luci rosse di Amsterdam? Ti ritrovi (così dicono, eh) nel mezzo di questa lunghissima via, vetrine a destra vetrine a sinistra, e l’imbarazzo della scelta per quel che riguarda un certo tipo di “prodotto” in vendita, dove molti amerebbero “farsi” un giro su tutto. Ecco, al Salone del Gusto 2010 abbiamo trovato un distretto a luci rosse: la street food area (che nelle indicazioni è stato tradotto con cucine di strada, secondo voi è corretto?).
Uno spazio all’aperto, un chiosco dopo l’altro: il siculo panino con la meusa (milza), le bombette (fettine di capocollo arrotolate e farcite con formaggio vaccino e pepe) cotte alla brace eservite con pane di Matera nel loro unto triangolino di carta. E ancora, più in là, la focaccia di Recco: due sottilissimi strati di pasta cotta al forno farcita con crescenza (di latte ligure tracciato, eh) e di seguito, il King Kong del cibo da strada: l’oliva all’ascolana fatta come Dio comanda.
La Terra chiama
Irene – 20 ottobre 2010
dal sito www.paninodautore.it
Appuntamento a Torino, da giovedì 21 ottobre a lunedì 25, con l’eccellenza delle produzioni agroalimentari mondiali.
Tra le novità il farro al cartoccio giunto a Torino dai monti della Garfagnana . Il cereale toscano fregiato della Igp è in compagnia della focaccia di Recco , prelibatezza dalle origini forse risalenti addirittura alla terza crociata fatta di olio, formaggetta e farina cotti su una pietra d’ardesia coperta che diventano uno dei simboli gastronomici della Liguria.
A rappresentare la Liguria ci sarà anche la celebre farinata , una sorta di frittata di farina di ceci molto diffusa sulla costa dell’alto Tirreno, dal livornese fino alla Costa Azzurra, dove cambia nome secondo località (cinque e cinque, cecina, torta, calda, socca).
Le frittelle di farina di ceci dette cuculli di lattuga e cipolline, le focaccette fritte al formaggio sempre genovesi. Dalle Marche un classico della tradizione con le olive all’ascolana , frutto quasi scomparso difeso dal marchio Dop .
Ci sono la piadina romagnola , le bombette (carne di manzo ripiene di formaggio e prosciutto), le panelle e gli arancini fritti (linkare a ) siciliani. Dalla Sardegna arrivano le frittelle dolci di formaggio sas sevadas , mentre il Piemonte fa gli onori di casa nell’insolita veste della pasta ripiena al cartoccio.