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VEGETARIANI & ASTEMI
La Condotta Slow Food Alberobello & Valle d’Itria, in collaborazione con la Macelleria Rizzi di Cassano delle Murge, da sempre presente nella rubrica “I Fornelli” all’interno della sezione pugliese della guida Osterie d’Italia, e con l’enoteca ENO’ di Noci, dopo avervi dato il tempo di digerire e metabolizzare ciò che sicuramente avete, con grande spirito di sacrificio, dovuto subire a tavola nel periodo pasquale, vi propone “Vegetariani & Astemi”.
L’evento si terrà il 06 maggio a Cassano delle Murge, presso la Macelleria Rizzi, in via Toti 33 – Tel. (+39) 080764520
Senza fronzoli e senza orpelli: carne alla brace come se piovesse ed una chicca davvero imperdibile, una super-extra-mega magnum di BRICCO DELL’UCCELLONE da dodici litri della cantina BRAIDA di Rocchetta Tanaro, un esemplare più unico che raro, che per nostra fortuna è finito nelle capaci mani di Antonio Manfredi, patron dell’enoteca ENO’ sita in Via Principe Umberto, 78 a Noci, nonché nostro amico e fornitore.
Astenersi perditempo !
Prenotazioni entro lunedì 3 maggio p.v.
MENU’
Bruschette, focaccia e olive
Medaglioni
Braciolette
Bombette
Zampina
Salsiccia a punta di coltello
Saltimbocca
Cassanina
Patate allo spiedo
Sponzali con pancetta
Cruditè
BRICCO DELL’UCCELLONE 12 lt
Info e prenotazioni: Mariagrazia 339.8206479 Franco 335.6231826
Domenico 393.9887653
Evento riservato ai soci Slow Food.
Hotel Miramonti
/in Archivio /da pietroHotel Miramonti
Viale S. Donato, 28,
72010 – Selva di Fasano
Tel/Fax: 080.4332294
Tel/Fax: 080.4332310
Cell: 333.4037150
miramontiselvadifasano@libero.it
L'hotel è situato nella rinomata Selva di Fasano, in una posizione panoramica e vicino al famoso zoo di Fasano. Edificio dall'attraente aspetto di una fattoria. Bell'hotel a gestione familiare e una calda e cordiale attenzione per il cliente. L'hotel presenta un parco privato con pini ed un parcheggio privato. Le camere sono state recentemente ristrutturate e dotate di tutti i confort moderni che garantiscono un soggiorno piacevole e rilassante. E' disponibile solo una sala colazioni. Gli ospiti potranno usufruire dei migliori confort di cui sono dotate tutte le camere di questo famoso hotel a 4 stella e tutti coloro che vanno alla ricerca del perfetto equilibrio fra cura e comodità moderne le troveranno presso questo grazioso hotel. Ristorante con cucina tipica pugliese.
Città di Acquaviva delle Fonti
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Bar-Gelateria Pastore di Pastore Luca
Via Roma, 40
70021 Acquaviva delle Fonti BA
Tel. 080.769226
Città di Castellana Grotte
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Libreria Piepoli
P.za Garibaldi, 30
70013 Castellana Grotte (Ba)
Te. 080.4961488
Il peposo
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Continuano i nostri viaggi culinari alla scoperta dei piatti tipici della cucina italiana.
Giovedì 22 aprile ore 21.00 presso il Ristorante “L’Aratro” – Via Monte S.Michele 25-29 Alberobello (Bari) è di scena la Comunità del cibo della Condotta Slow Food Montepulciano-Chiusi con una selezione di prodotti tipici del loro territorio insieme ai vini del Consorzio del Nobile di Montepulciano, piatto forte della serata sarà:
“IL PEPOSO”
IL PEPOSO – Curiosità
È un piatto tipico di Impruneta, paese delle colline fiorentine, rinomatissima per la "terra di Impruneta" (un'argilla contenente sabbia, carbonato di calcio e ossido di ferro, che conferisce alla terracotta il suo caratteristico colore rossiccio), da cui si ottengono terrecotte, mattoni e altri materiali in cotto (cotto d'Impruneta).
Sono stati proprio gli addetti alla cottura dei mattoni nelle fornaci (i fornacini) che hanno creato questa preparazione: in un angolo della fornace, mettevano un tegame di coccio con tutti gli ingredienti affogati nel vino; dopo 5 ore il piatto era pronto.
Si narra che, al tempo del Brunelleschi, durante la costruzione della famosa cupola della Cattedrale di Santa Maria in Fiore, che poi è il Duomo di Firenze, i "fornacini" addetti alla cottura dei mattoni facessero largo uso di questa pietanza.
La lunga cottura, il pepe ed il vino Chianti, inducevano i lavoratori a mangiare insieme al peposo parecchio pane ed a fare delle robuste bevute, per ristorarsi dalla fatica della giornata.
Il risultato di questa dieta è stato straordinario. Soprattutto per il Brunelleschi.
Per inciso, si ricorda una curiosità: è proprio nel periodo della costruzione del Duomo di Firenze che ha avuto origine il modo di definire "a ufo" quello che si otteneva senza pagare. Infatti, siccome tutto ciò che era destinato alla fabbrica del Duomo (marmi, legname, ecc.) era esentasse, sui materiali che arrivavano all'Opera da tutta la Toscana, veniva scritto "Ad Usum Florentinae Operae", che venne abbreviato con la sigla "A U.F.O." e da questo nacque il famoso detto.
Ritornando al peposo si ricorda che, per chi ha lo stomaco delicato, è possibile sostituire il pepe macinato con il pepe in chicchi, per ottenere qualcosa di più delicato ma altrettanto gustoso.
Da notare, cosa non da poco, che siamo di fronte ad un gustoso piatto dietetico, privo di grassi e soffritti.
MENU’
Crostini di milza di chianina e salumi toscani
In abbinamento Chianti Colli Senesi Docg
Pici fatti a mano al ragù bianco di chianina
In abbinamento Rosso di Montepulciano Doc
Peposo di chianina e cece piccino toscano
In abbinamento Vino Nobile di Montepulciano Docg
Cantucci artigianali del Panaio di Trequanda
Vin Santo Doc Colli del Trasimeno
I Salumi ed i tagli di chianina sono della Macelleria Ricci di Trequanda (Siena)
Le preparazioni sono a cura del Ristorante-Enoteca “Il Grillo è Buoncantore” di Chiusi (Siena)
I vini in abbinamento sono una selezione di diverse aziende poliziane.
Info e prenotazioni: Mariagrazia 339.8206479
Franco 335.6231826
Domenico 393.9887653
Evento riservato ai soci Slow Food.
P.S. Vi preghiamo cortesemente di affrettarvi nel prenotare, abbiamo solo 40 posti disponibili. Grazie.
Report Condotta Valli Orobiche
/in Archivio /da pietroALBEROBELLO & VALLE D’ITRIA: LO SLOW COST DEL GEMELLAGGIO
(Dal sito Slow Food Valli Orobiche)
Entusiasmanti il viaggio ad Alberobello, l’accoglienza della Condotta di Alberobello e Valle D’Itria e la gentilezza dei suoi esponenti!
Dopo mesi di attesa, lo Slow Cost prevedeva una prenotazione in gennaio per avere il costo del viaggio il più basso possibile, finalmente si parte!
Ritrovo in ritardo, Oliviero ha stabilito un orario troppo vicino all’orario di partenza, non sa che a quell’ora partono da Orio almeno venti voli, così grande coda per il controllo di polizia, si arriva sull’aereo strapieno, non si trova posto nelle cappelliere per le valige…
A Bari grande accoglienza di Francesco Rinaldi, dottore in lettere, archeologo esponente di spicco della Piccola Tavola della Condotta, perennemente con il sigaro in bocca. Ci accompagna subito a Gioia del Colle per visitare il caseificio industriale, ma con lavorazioni ancora artigianali, dove si producono mozzarelle, burrate, ricotta e scamorze: il Caseificio Capurso con marchio Gioiella.
Ci accoglie la gentilissima quanto carinissima signora Annetta Netti, che, dopo averci fatto indossare le regolamentari vestimenta per il rispetto delle norme igieniche, ci accompagna con spiegazioni chiarissime e esaurienti.
Io credevo che questo settore fosse di competenza delle donne, invece con mia grande meraviglia, noto che i lavoranti dell’azienda, che manualmente lavorano il latte, manipolano le cagliate, sfilacciano la pasta filata e producono i formaggi, sono assolutamente tutti uomini. Intanto ci ha raggiunto il Fiduciario della Condotta Francesco Biasi.
Ci muoviamo nei vari settori di produzione e al termine ci innondano di prodotti da degustare alla prossima tappa del nostro tour de force: la Cantina Polvanera, accolti da Filippo Cassano e signora.
Un maestosa cantina scavata nella roccia (sapevamo che sotto 10-15 centimetri di terra tutta la Puglia o quasi è rocciosa, ma rimaniamo comunque colpiti) nella quale si affinano i vini dell’Azienda. Vini importanti a base del vitigno principe del luogo: il Primitivo di Gioia del Colle. www.polvanera.altervista.org/home.html
Niente degustazioni tecniche, ma assaggi personali di tutti i vini della Cantina, dei quali il 17 è un vino da urlo, pluripremiato sia con il sole di Veronelli che con i 3 bicchieri del Gambero, in abbinamento con i formaggi freschi del caseificio, non particolarmente adatti per l’abbinamento con questi vini importanti. Solo un Fiano Minutolo, bianco molto profumato e minerale che ricorda i Riesling tedeschi, si adatta. Con i formaggi, anche il Capocollo di Martina Franca, presidio Slow Food. Spaghettata finale e visita ai vigneti. Particolarmente interessate un vigneto ad alberello di 80 anni dal quale si ricavava il vino principale dell’azienda, con una resa di 300 grammi d’uva per ceppo!
Percorriamo la Valle d’Itria e, dopo una veloce vista al Centro Storico di Martina Franca, elegantissimo e ben tenuto, si corre a Castellaneta Marina, sul mare Jonio, dove si celebrerà la cena del Gemellaggio, nell’agriturismo di Donna Clementina “delizioso agriturismo in agro… un posto davvero magico un concentrato di tranquillità, serenità e di buone maniere, caratteristiche peculiari della Famiglia Mastrangelo….” (da slowfoodalberobello.it)
Inizia il balletto della cena ufficiale, lunga, golosa, intrigante, suggestiva, succulenta, lunga e slow slow slow…., con il Fiduciario in perfetta divisa da cuoco e bandana nera in testa che, ai fornelli, si è cimentato con grande abilità.
Si incomincia con latticini di masseria, capocollo di Martina Franca, focacce alla barese lampascioni e melanzane sott’olio. Orecchiette e cime di rape, Terra Madre (piatto innovativo inventato dalla Condotta con la collaborazione di cinque cuochi delle Osterie della Guida con i Cavatelli da farine da grano duro della varietà Senatore Capelli, pomodoro a grappolo, il tutto su letto di purea di fave. Questo piatto viene venduto dalle Osterie, a chi lo consuma viene dato un piatto di terracotta, sul tipo del Buon Ricordo ed il ricavato va a finanziare Terra Madre), agnello con patate e lampascioni al forno, rigorosamente a legna, dato il periodo pasquale. Piatto grandioso!
Qui si inseriscono i formaggi bergamaschi selezionati dal nostro Oliviero: Bitto, Stachitund, stracchini all’antica, taleggi, e ancora blu di bufala, quattro chèvre de La via lattea.
All fine dolci di vario tipo, dalle torte d’arancio ai dolcetti di mandorle.
Con tutti i piatti libagioni a non finire, iniziando da uno Spumante Metodo Classico da Riesling Tedesco, a Metodo classico da Primitivo di Polvanera ed a seguire i vari vini dell’Azienda
Il tempo passa…. Si fa sempre più tardi…. E quando finiamo ci accorgiamo che, con l’avvento dell’ora legale dormiremo pochissimo!
E l’indomani sarà una seconda giornata campale!
Giornata bellissima e limpidissima, dalle nostre camere si vedono i Monti del Pollino ed addirittura i monti della Calabria.
Si parte per la Masseria Mansueto, che produce formaggi artigianali, con il proprio latte ed ancora completamente a mano.
Siccome arriviamo tardi, la cagliata è già rotta, si lavora a mano la mozzarella. Pasquina chiede se un volontario e Bita, come con Marco Fustitnoni dello stracchino, si propone subito lavora sia la mozzarella che il provolone, poi aiuta a raccogliere la ricotta affiorante dal pentolone!
Eccezionali questi prodotti! Tutti ne approfittano per metterne un po’ in valigia.
Ai trulli! Affascinanti e bianchissimi nella splendente giornata di sole.
All’ora di pranzo pronti all’ Osteria L’Aratro, chiocciolata della Guida delle Osterie. Menu preparato dai nostri ospiti che prevede l’assaggio dei molteplici piatti pugliesi.
Gli antipasti: focaccine di verdure, la pizza barese, involtini di trippa, sformatini di mozzarella e spinaci……, tre primi: cavterlli. orecchiette integrali con pomodoro e cacioricotta, orecchiette al ragù pugliese, il Fornello di secondo: spiedi di salsiccia, agnello e bombetta (eccezionali involtini di capocollo). Infine i dolci: un semifreddo al latte di mandorle particolarmente fragrante e dolcetti di mandorle. Tutto innaffiato con un Negroamaro delle Murge potente ma di grande beva.
Completato il giro dei trulli, si torna a Bari per prepararci al rientro. Ma qui la sorpresa: il nostro grande Francesco, archeologo, ha ottenuto da custode della Cattedrale di Bari di farci visitare gli scavi sotterranei (eseguiti peraltro da lui) dai quali è emersa sia una precedente chiesa paleocristiana, sia una cappella bizantina.
Uno spettacolo bellissimo… una chiesa sotterranea completa con un restauro perfetto ed una illuminazione che mette ancor più in risalto il bianco della pietra di Trani, con mosaici di pavimento a disegni geometrici ed iscrizioni latine. Infine una cappella bizantina molto ben restaurata che si fa leggere immediatamente la vita e la liturgia dei primi cristiani.
Non poteva mancare un saluto al San Nicola ed una passeggiata sulle mura di Bari e poi il ritorno: stanchissimi, ma felici. Proprio uno “slow cost”, tanti eventi, ma ritmi giusti, senza affanno e con la possibilità di meditare e di attivare grandi amicizie.
Un grande ringraziamento a tutta la Condotta di Alberobello & Valle d’Itria, a cominciare dal Fiduciario, alle sue donne: Adele, Flora, Mimma e Maria Grazia, ai suoi colleghi Nico e Franco, a Pinuccio che ci ha sopportato ad Alberobello ed infine Francesco che non ci ha abbandonato mai e ci ha impreziosito con la sua sorpresa finale.
Grande grazie anche al nostro Oliviero, che ha perfettamente organizzato il viaggio, selezionato i formaggi bergamaschi da urlo e per aver “guidato” per il gruppo.
Silvio
Clicca qui per alcune foto dell'evento.
Torna “Tra Capo e Collo!”
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Martedì 12 aprile con inizio alle ore 20,30 torna a Gioia del Colle presso La Locanda del Melograno, sita in Via Giovanni XXIII tel. 080.3441424 “Tra Capo e Collo!” – Laboratorio di degustazione sensoriale di Capocollo di Martina Franca. Attenzione, prenotate in fretta, i posti sono limitati.
Info e prenotazioni:
Pino 348.3436174 p.caramia@serveco.it
Mariagrazia 339.8206479 mastroangelo@libero.it
Francesco 338.5056501 francescogipsy@libero.it