Les voyageurs du gout

 

 

Cari amici,

voglio raccontarvi brevemente di un magnifico viaggio fatto in compagnia di altri quattro esploratori del gusto, dal 21 al 24 marzo.

La sera del sabato siamo partiti da Bari con un volo low cost da 31 euro ( andata e ritorno ), destinazione Frankfurt-Hahn, nella regione della Mosella, dove siamo stati prelevati dal nostro fratellino Timo Stolben, che ci ha accompagnati in albergo a Briedel, non prima di averci dissetato con  della buona birra tedesca.

L’indomani una sontuosa colazione, rigorosamente salata, nella storica cantina Zum Eulenturm del nonno di Timo, dove abbiamo degustato una grande serie di riesling insieme a fratello Otto ed a sorella Ulrike, che nel frattempo si erano uniti a noi, consolidando ulteriormente il nostro piacevolissimo gemellaggio. Ulrike aveva anche portato una focaccen e due impresentabili preparazioni a base di formaggio, che, a voler essere buoni, puzzavano di vecchie scarpe sportive ultrausate. Quando si dice: è il pensiero che conta…

Con i nostri fratelli moselliani ci siamo recati, verso mezzogiorno, presso la rinomata cantina del Dr. Loosen in Bernkastel, per un sontuoso ma fortemente impegnativo wine tasting: in pratica abbiamo degustato dodici ottimi riesling ed un Muller Turgau. Si può tranquillamente affermare che la fama di cui godono i vini del Dr. Loosen sia ampiamente meritata, così come una volta di più abbiamo potuto sperimentare il senso dell’ospitalità dei nostri amici tedeschi, così vicino al nostro.

 Ma la giornata alcolica dei nostri eroi non era ancora finita, bisognava intraprendere la marcia di avvicinamento all’Abbazia di Orval, meta finale del pellegrinaggio, e bisognava raggiungere il posto ove avremmo trascorso le notti di domenica e lunedì.

Strada facendo abbiamo soddisfatto la nostra fame con delle mega bistecche presso la taverna della brasserie di Achouffe, bevendo dell’ottima birra belga, ed abbiamo visitato la brasserie artisanale Sainte Helen a Ethe, nella regione della Gaume. Qui il nostro amico Eddy Pourtois ci ha fatto capire la differenza tra le birre comuni e quelle artigianali di puro malto, luppolo e rifermentate in bottiglia: altra grande degustazione, altra grande persona !

Nonostante la guida alcolica di Francesco Rinaldi, l’improbabile Tom Tom di Domenico Maraglino ed il sonno profondo di Pino Gianninoto, Gregorio Mongelli e mio, siamo arrivati a destinazione a Villers-Devant-Orval, presso la Guesthouse “ Les Sources du Moulin, gestito amabilmente dagli olandesi Bob e Dani, situato nelle immediate adiacenze di Orval. Inutile dire che si è dormito alla grande: bisognava recuperare forza e lucidità perché l’indomani ci attendeva la douce France, Reims, lo champagne: il sogno di ogni amateur du vin.

Per comprendere appieno la magia dello champagne, il nostro mentore Cesco Rinaldi ha pensato bene di organizzare due visite: una ad un piccolo  produttore artigianale ed una presso una grandissima maison, la Veuve Cliquot Ponsardin.

La mattina del lunedì l’abbiamo trascorsa in cantina e poi in casa di Francis Boulard, attuale titolare dell’azienda Raymond Boulard, burbero all’inizio e alquanto sospettoso dopo che un componente della spedizione si era qualificato come sommelier… Ciò nonostante il vigneron, appartenente come noi alla grande famiglia di Slow Food, ci ha deliziato con una robusta degustazione di ben tredici suoi prodotti, davvero entusiasmanti, caratterizzati da un gusto diverso da quello a cui siamo generalmente abituati, condendo il tutto con delle note tecniche molto interessanti.

Nel pomeriggio, dopo aver fatto fuori qualche baguette, dei dolci tipici ed un po’ di cioccolato artigianale, siamo andati a rendere il dovuto omaggio alla vedova Clicquot Ponsardin.  Che emozione scendere nelle cantine scavate nel gesso, lunghe 24 km, e respirare la storia di Barbe Nicole Ponsardin, vedova di Francois Clicquot, grande esempio di donna manager ante litteram. A lei tutto il movimento vitivinicolo d’oltralpe deve parecchio della sua fama nel mondo. Visita guidata e degustazione ci sono costati 10 euro, e sono stati gli unici soldi spesi nel corso di tutta la spedizione, pasti e pernottamenti esclusi, ovviamente.

In serata tappa a Florenville e cena adeguata alla giornata, cioè tosta.    

La mattina del martedì ci aspettava l’Abbazia cistercense di Orval, una meta agognata dall’estate scorsa, quando alcuni di noi sono diventati ufficialmente Cavalieri della Confrèrie Les Sossons d’Orvaulx: una visita al nuovo monastero, uno sguardo alle vestigia del quartiere abbaziale, un momento di raccoglimento presso la fontana di Matilde di Canossa e poi tutti in brasserie, a scoprire come nasce questa splendida birra trappista. E poi tutti a bere… Grande ospitalità anche qui.

Giusto il tempo di gradire due imponenti wurstel con senape ed era già tempo di ripartire; in aeroporto è venuta a salutarci sorella Ulrike, gentile e garbata come sempre.

Che dire, sono stati tre giorni fantastici, vissuti con la spensieratezza tipica dei ragazzi che sentiamo ancora di essere, conoscendo gente fantastica e gustando prodotti unici, assecondando in tutto e per tutto gli insegnamenti di Zio Carlin.

Alla prossima allora, e se qualcuno dovesse decidere di provare a ripercorrere il nostro itinerario, sappia che potrà contare sulla nostra più totale collaborazione.

 

Giancarlo Granaldi

 

Comunicato Ad Maiora

 

Alberobello, 16/03/2009 

 

Con piacere constatiamo che, nel nostro territorio, non c’è crisi di vocazioni per quel che riguarda chefs e vignerons.  Anzi ! Giusto ieri, domenica 15 marzo, abbiamo fatto conoscere al popolo slow di Alberobello e Valle d’Itria due belle realtà, cui abbiamo augurato successi sempre più grandi.

Il giovane Giuseppe Buscicchio, chef del ristorante “L’Uliveto” dell’Hotel Cavaliere di Noci, ha dimostrato di saperci fare davvero e di essere già dotato di una forte personalità: con spirito tipicamente slow ha preparato, con l’ausilio di una validissima brigata, piatti impegnativi in cui esaltare i prodotti di stagione del nostro territorio, ( coste incluse, data la provenienza monopolitana ), combinandoli sapientemente e adottando cotture agili per non stravolgere i sapori primari.   

Da segnalare un’ottima lasagnetta con cicorielle, polpettine e caciocavallo podolico, un trancetto di maialino steccato al mirto e laccato al vin cotto e fichi secchi  su sformatino di zucca e carciofi alla Giudea ed un indimenticabile cupoletta di ricotta, pera e cioccolato fondente con pera cotta alla cannella e diavolacci di mandorle.

Per la riuscita del nostro appuntamento era fondamentale un adeguato supporto enologico, e allora il giovane produttore Massimiliano Apollonio della “Casa Vinicola Apollonio” di Monteroni di Lecce ha tirato fuori i gioielli di famiglia, un intrigante rosato ed una batteria di rossi davvero di altissimo livello, ottenuti rigorosamente da uve autoctone, principalmente dall’austero “Divoto” composto da 100% negramaro.

Tanto lavoro in vigna ed un uso sapiente del legno per questi prodotti che si caratterizzano saggiamente per un rapporto qualità/prezzo davvero eccellente. 

Per la prima volta l’evento ha avuto luogo presso l’Hotel Cavaliere di Noci, che vanta una nuova gestione a cura della Rega Hotel, con una giovane e dinamica organizzazione: li ringraziamo pubblicamente per la cortese ed attenta ospitalità.

La conduzione come sempre a cura delle vestali della nostra condotta, Adele Ninni per la parte enologica e Flora Saponari (che ha mostrato di aver molto apprezzato i contenuti etilici della riserva…, perdendo letteralmente la trebisonda)  per la presentazione dello chef.

Alla prossima, amici.

 

Giancarlo Granaldi

 

 

 

Comunicato AdMaiora

 

Alberobello, 16/03/2009 

 

Con piacere constatiamo che, nel nostro territorio, non c’è crisi di vocazioni per quel che riguarda chefs e vignerons.  Anzi ! Giusto ieri, domenica 15 marzo, abbiamo fatto conoscere al popolo slow di Alberobello e Valle d’Itria due belle realtà, cui abbiamo augurato successi sempre più grandi.

Il giovane Giuseppe Buscicchio, chef del ristorante “L’Uliveto” dell’Hotel Cavaliere di Noci, ha dimostrato di saperci fare davvero e di essere già dotato di una forte personalità: con spirito tipicamente slow ha preparato, con l’ausilio di una validissima brigata, piatti impegnativi in cui esaltare i prodotti di stagione del nostro territorio, ( coste incluse, data la provenienza monopolitana ), combinandoli sapientemente e adottando cotture agili per non stravolgere i sapori primari.   

Da segnalare un’ottima lasagnetta con cicorielle, polpettine e caciocavalo podolico, un trancetto di maialino steccato al mirto e laccato al vin cotto e fichi secchi  su sformatino di zucca e carciofi alla Giudea ed un indimenticabile cupoletta di ricotta, pera e cioccolato fondente con pera cotta alla cannella e diavolacci di mandorle.

Per la riuscita del nostro appuntamento era fondamentale un adeguato supporto enologico, e allora il giovane produttore Massimiliano Apollonio della “Casa Vinicola Apollonio” di Monteroni di Lecce ha tirato fuori i gioielli di famiglia, un intrigante rosato ed una batteria di rossi davvero di altissimo livello, ottenuti rigorosamente da uve autoctone, principalmente dall’austero “Divoto” composto da 100% negramaro.

Tanto lavoro in vigna ed un uso sapiente del legno per questi prodotti che si caratterizzano saggiamente per un rapporto qualità/prezzo davvero eccellente. 

Per la prima volta l’evento ha avuto luogo presso l’Hotel Cavaliere di Noci, che vanta una nuova gestione a cura della Rega Hotel, con una giovane e dinamica organizzazione: li ringraziamo pubblicamente per la cortese ed attenta ospitalità.

La conduzione come sempre a cura delle vestali della nostra condotta, Adele Ninni per la parte enologica e Flora Saponari (che ha mostrato di aver molto apprezzato i contenuti etilici della riserva…, perdendo letteralmente la trebisonda)  per la presentazione dello chef.

Alla prossima, amici.

 

Giancarlo Granaldi

 

 

 

Comunicato Incontro – Dibattito

 

Ormai è noto al colto e all’inclita che questa Condotta è capace di tutto, anche di organizzare un incontro sui vini bianchi a Locorotondo ( impresa a dir poco titanica… ) e contestualmente un gemellaggio di valore europeo con il Convivium Slow Food Mosel-Hunsruck-Eifel. Il tutto all’insegna del più puro francescanesimo, con le sole armi dell’impegno personale dei componenti della Piccola Tavola e di tanta buona volontà da parte dei nostri amici, che per fortuna sono davvero tanti. E’ stata una giornata memorabile: i bianchi della Mosella e della Valle d’Itria si sono affrontati pacificamente e le due Condotte si sono idealmente strette in un grande abbraccio fraterno. Non sono mancati gli spunti polemici, anche perché i problemi non mancano nel nostro territorio, e sono stati ben sviluppati dai validi relatori. E’ comunque emersa la voglia di crescere tutti insieme e di provare a superare le criticità. Un bell’esempio in questa direzione ci viene proprio dai produttori di riesling della Mosella: per coltivare la vite in quelle condizioni così estreme ci vuole l’amore per il proprio territorio, l’orgoglio delle proprie tradizioni, un forte senso di cooperazione, senza del quale non si guarda al di là del proprio naso. I nostri amici tedeschi ci hanno fornito un mirabile modello di “sistema”: cerchiamo di non vanificare questo utile insegnamento.

Dopo il convegno c’è stata la grande degustazione: un pubblico attento e competente ha giustamente approfittato della circostanza, propizia quanto unica, testando direttamente la bontà dei bianchi di Germania, al cui cospetto quelli della Valle d’Itria non hanno per nulla sfigurato, anzi…

A fine mattinata, quando i riflettori dell’incontro ufficiale  si sono spenti, le due Condotte hanno suggellato il loro gemellaggio a tavola, secondo ampia e consolidata tradizione.

Un grazie particolarmente sentito a chi ha fattivamente contribuito alla riuscita dell’evento: al mitico Senatore Giuseppe Petrelli ed alla Cantina Sociale di Locorotondo per la generosa ospitalità, la Compagnia Stabile di Alberobello, al Centro Ricerche Basile-Caramia, a Lino Carparelli e Bernardo Notarangelo che sentiamo molto vicini a noi, all’amico di sempre Peppino Baldassarre,  al Comune di Locorotondo, alle cantine che hanno fornito i vini per la degustazione, ai nostri amici produttori che hanno impedito che si degustasse a stomaco vuoto…

E un commosso arrivederci agli amici Slow Food della Mosella: fratelli, ci vediamo prestissimo.   

 

Giancarlo Granaldi

 

Comunicato

Alberobello, 10/03/2009 

Ormai è noto al colto e all’inclita che questa Condotta è capace di tutto, anche di organizzare un incontro sui vini bianchi a Locorotondo ( impresa a dir poco titanica… ) e contestualmente un gemellaggio di valore europeo con il Convivium Slow Food Mosel-Hunsruck-Eifel. Il tutto all’insegna del più puro francescanesimo, con le sole armi dell’impegno personale dei componenti della Piccola Tavola e di tanta buona volontà da parte dei nostri amici, che per fortuna sono davvero tanti. E’ stata una giornata memorabile: i bianchi della Mosella e della Valle d’Itria si sono affrontati pacificamente e le due Condotte si sono idealmente strette in un grande abbraccio fraterno. Non sono mancati gli spunti polemici, anche perché i problemi non mancano nel nostro territorio, e sono stati ben sviluppati dai validi relatori. E’ comunque emersa la voglia di crescere tutti insieme e di provare a superare le criticità. Un bell’esempio in questa direzione ci viene proprio dai produttori di riesling della Mosella: per coltivare la vite in quelle condizioni così estreme ci vuole l’amore per il proprio territorio, l’orgoglio delle proprie tradizioni, un forte senso di cooperazione, senza del quale non si guarda al di là del proprio naso. I nostri amici tedeschi ci hanno fornito un mirabile modello di “sistema”: cerchiamo di non vanificare questo utile insegnamento. Dopo il convegno c’è stata la grande degustazione: un pubblico attento e competente ha giustamente approfittato della circostanza, propizia quanto unica, testando direttamente la bontà dei bianchi di Germania, al cui cospetto quelli della Valle d’Itria non hanno per nulla sfigurato, anzi…A fine mattinata, quando i riflettori dell’incontro ufficiale  si sono spenti, le due Condotte hanno suggellato il loro gemellaggio a tavola, secondo ampia e consolidata tradizione. Un grazie particolarmente sentito a chi ha fattivamente contribuito alla riuscita dell’evento: al mitico Senatore Giuseppe Petrelli ed alla Cantina Sociale di Locorotondo per la generosa ospitalità, alla Compagnia Stabile di Alberobello,  al Centro Ricerche Basile-Caramia, a Lino Carparelli e Bernardo Notarangelo che sentiamo molto vicini a noi, all’amico di sempre Peppino Baldassarre,  al Comune di Locorotondo, alle cantine che hanno fornito i vini per la degustazione, ai nostri amici produttori che hanno impedito che si degustasse a stomaco vuoto…  E un commosso arrivederci agli amici Slow Food della Mosella: fratelli, ci vediamo prestissimo.   

Giancarlo Granaldi

 

 

Reportage fotografico dell'evento in Galleria Fotografica.

 


Manifesto

VIII Notte Europea della Civetta

               VIII Notte Europea della Civetta

                                                               Associazione WWF Martina Franca

                                                                        martinafranca@wwf.it

 

                                               Masseria MITA – Crispiano (TA)

                                                  14 marzo 2009 – ore 18.45

 

 

 


La Notte della Civetta è un evento nato nel 1995 in Francia, da un’idea del celebre esperto di civette, Jean Claude Genot. L’evento, che si svolge con cadenza biennale, si prefigge di divulgare aspetti etologici della civetta e dei rapaci notturni in generale, ed in particolare grazie all’applicazione della tecnica del playback, che consiste nella emissione di un canto registrato per indurre una certa specie a rispondere, fornisce utili informazioni sulle tecniche di studio di questi predatori notturni.

La prima edizione italiana si è svolta nel 2005 grazie al contributo e alla passione di volontari del Gruppo Italiano Civette e di EBN Italia, suscitando emozioni ed interesse in tutta la Penisola.

Anche l’ottava edizione europea vede il coordinamento nazionale del GIC e di EBN Italia,  coinvolgendo a livello locale diverse associazioni. Per la provincia di Taranto, dopo il successo della scorsa edizione, l’evento è organizzato dall’Associazione WWF Martina Franca e Argonauti, nodo appulo-lucano di EBN Italia, grazie alla disponibilità della Masseria MITA, immersa nel più ampio Parco Naturale Regionale della Terra delle Gravine, e alla collaborazione della condotta Slow Food Alberobello e Valle d’Itria.

Il Gruppo Italiano Civette è un gruppo di lavoro nato nel 2003 con l’intento di svelare i misteri legati alla biologia del piccolo predatore notturno. Organizza numerose ricerche scientifiche, corsi di biologia, conferenze e seminari in varie regioni italiane. Il GIC è dotato di un sito web www.gruppoitalianocivette.it ed ha creato una mailing-list attraverso la quale scambiare informazioni e comunicare le osservazioni provenienti da tutta Italia.

EBN Italia è una mailing list, divenuta associazione nel 2001, che si propone la diffusione del birdwatching, ossia dell’attività di osservazione e riconoscimento in natura degli uccelli, anche nell’intento di acquisire conoscenze utili per la tutela, valorizzazione e protezione della natura e dell’avifauna. E’ possibile consultare il sito internet: www.ebnitalia.it

 

Il WWF è la più grande organizzazione mondiale dedicata alla conservazione della natura. In Italia è attiva dal 1966. Le OASI del WWF rappresentano l’intervento concreto in difesa del territorio naturale e della biodiversità. Opera attraverso il contributo di numerosi soci e volontari in tutto il territorio nazionale. Dispone di un ricco sito internet attraverso il quale è possibile aderire a diverse campagne, anche internazionali, di sensibilizzazione sui temi ambientali www.wwf.it L’Associazione WWF Martina Franca nasce nel febbraio 2009 con l’intento di proseguire l’attività della precedente Sezione che opera a Martina Franca dal 1985 martinafranca@wwf.it  cell. 3483526958

 

Argonauti è un nodo di EBN Italia che pone particolare attenzione al birdwatching in Puglia e Basilicata. Strumenti operativi degli Argonauti sono il sito web, www.argonauti.org fornito di una nutrita galleria fotografica, il Forum, con discussioni che spaziano in tutti i regni della natura, e la mailing-list Argonauti_2003 attraverso la quale condividere le proprie osservazioni ornitologiche.

Slow Food, fondata da Carlo Petrini nel 1986, è diventata nel 1989 una associazione internazionale. Oggi conta 86.000 iscritti con sedi in Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Francia, Giappone, Regno Unito e aderenti in 130 paesi. Slow Food significa dare la giusta importanza al piacere legato al cibo, imparando a godere della diversità delle ricette e dei sapori, a riconoscere la varietà dei luoghi di produzione e degli artefici, a rispettare i ritmi delle stagioni e del convivio. In Italia sono costituite 410 Condotte, tra le quali in Puglia, la Condotta Alberobello e Valle d’Itria  slowfoodalberobello@virgilio.it  che collabora alla buona riuscita dell’iniziativa. www.slowfoodalberobello.it

Masseria Mita,  risalente ai primi del seicento era l’ubicazione del Monastero della Purità. La struttura aziendale è a corte chiuse, ovvero col corpo di fabbrica contornato da muri a secco. Dispone inoltre, di una caratteristica garitta di difesa e di una cappella dedicata a San Giovanni Bosco. L’attuale destinazione agricola rispettosa dei maestosi ed ultracentenari alberi di olivo di varietà “ogliarola” frange le olive in modo da ricavarne il preziosissimo oro. Inoltre, sono stati messi a dimora dei nuovi vigneti con tecniche moderne, in modo da realizzare dei vini autoctoni di ottima qualità.  La masseria è facilmente raggiungibile dalla Strada Statale 172 dei Trulli – uscita Crispiano-Grottaglie e proseguire per circa 4,5 km. in direzione Grottaglie.

Tel. 3933303587 – fax 080.4839482    info@masseriamita.it

 

Programma:

ore          18: 45                    raduno dei partecipanti presso la Masseria Mita

ore          19:00                     presentazione dell’evento, proiezione sulle specie di rapaci

osservabili sul nostro territorio e  informazioni sulla tecnica di playback

ore          19:45                     escursione con orecchie tese all’ascolto dei rapaci notturni e

                                               utilizzo del playback

ore          21:45                     rientro in Masseria e, per chi volesse, grigliata organizzata dagli

                                               amici della condotta  Slow Food Alberobello e Valle d’Itria

 

 

                          Prenotazioni entro giovedì 12 marzo

Piero Chiatante cell. 348.3526958  – e.mail: martinafranca@wwf.it

                      

 


Banca Mondiale dei Semi

Il film “Terra Madre” di Ermanno Olmi

 

 

 

 

 

TERRA MADRE. ORA È ANCHE UN FILM

 

Al forum di Terra Madre ho riconosciuto i contadini come li ricordavo nelle nostre campagne, al tempo della mia infanzia. I loro volti si somigliano in ogni angolo del mondo. Sono volti su cui si riconoscono le medesime tracce di vita, così come le fisionomie del paesaggio con i campi arati, le colture, i pascoli. Oggi quel mondo è assediato dalle grandi imprese il cui scopo è nel profitto. Anche il contadino vuole guadagnare, ma il suo attaccamento alla terra è pure un atto d’amore ed è in questo momento solidale che si genera il rispetto della natura». Queste le parole del grande regista italiano Ermanno Olmi che spiega cosa lo ha spinto a girare il film documentario “Terra Madre” presentato in anteprima, venerdì 6 febbraio 2009, alla 59° edizione del Festival del Cinema di Berlino.

Il grande maestro ha costruito un film d’inchiesta per affrontare il problema del destino delle risorse planetarie, proponendo il proprio punto di vista sull’importane tema del cibo e sulle sue implicazioni economiche, ecologiche, sociali.

Le sue idee si sono perfettamente sposate con quelle che da tempo il fondatore di Slow Food Carlo Petrini cerca di evidenziare in ogni parte del mondo, quelle idee che nel corso di un ventennio hanno reso il Movimento di Slow Food una delle voci più importanti sui alcuni dei problemi più scottanti sulla cattiva gestione del patrimonio alimentare.

Le riprese del film sono cominciate a Torino nell’ottobre 2006, durante il Forum Mondiale Terra Madre e sono continuate presso i luoghi d’origine di alcuni dei protagonisti incontrati a Terra Madre.

Nel febbraio 2008 una troupe è andata alle isole Svalbard nel Nord della Norvegia per filmare l’inaugurazione della Banca Mondiale dei Semi, siglata dal presidente dell’Unione Europea Josè Manuel Barroso. Si tratta di una banca di semi che conterrà 250.000 varietà di vegetali (10 milioni di semi). Un tunnel di 300 metri scavato nella montagna porta ai depositi destinati a conservare le sementi al riparo di ogni evento contrario possibile. Guerre, riscaldamento globale, disastri naturali non dovrebbero scalfire il patrimonio genetico conservato alla temperatura attorno ai meno 20.

In contrapposizione a questo grandioso progetto finanziato da diverse multinazionali (la Rockefeller Foundation, la Syngenta Corporation, la Monsanto Foundation, il Governo norvegese e.. Bill Gates!), la troupe si è recata a Dehradun (regione Uttaranchal, Nord dell’India) per riprendere la raccolta del riso, nei pressi della Navdanya Farm, la fattoria di Vandana Shiva. Questa fattoria biologica e centro di conservazione, è situata tra le montagne dell'Himalaya e Sivalik e i fiumi Gange e Yamuna. E’ costituita da 8 acri strappati alla desertificazione e qui si lavora per tutelare la biodiversità. Più di 600 varietà di piante fioriscono ora nella fattoria, incluse 250 varietà di riso, 30 di grano, e diverse varietà di sorgo, semi oleosi, piante medicamentose. Questa ricca biodiversità fornisce il contesto per l'educazione alla democrazia della terra.

Per ultimo la troupe si è recata a Quarto d’Altino, Comune di Roncade nel Veneto, per documentare la storia dell’“uomo” che ha vissuto per più di quarant’anni in quello stesso luogo, sostenendosi solo con le risorse della terra.

L’occhio esperto del maestro Olmi, attraverso questo viaggio fatto di storie vere, ha fatto emergere la pesante complessità del tema affrontato e il suo significato politico. 

«Solo la sensibilità di Ermanno Olmi – afferma Carlo Petrini – poteva interpretare l’alto valore etico e morale di questa straordinaria assise che è Terra Madre. Una rete planetaria fatta di uomini, pensieri, lavoro e culture presente in 153 Paesi del mondo, che va seminando e coltivando le giuste idee di difesa della biodiversità, rispetto dell’ambiente e dignità del cibo, per un futuro di pace e di armonia con la Natura».

Allora, tutti a Cinema! “Terra Madre” sarà proiettato nelle sale italiane a partire dal mese di maggio.


Flora Saponari

Adele Ninni

 

 

      Vandana's Farm

                 Banca Mondiale dei Semi                                             La Fattoria biologica di Vandana Shiva         

 

 

 

                                             Olmi - Petrini

                                                    Ermanno Olmi – Carlo Petrini


 

 

 

 

 

Locandina

Incontro – Dibattito – Degustazione

                        

Nell’ambito delle attività svolte dalla condotta Slow Food Alberobello e Valle d’Itria, con il patrocinio del Comune di Locorotondo, domenica 8 marzo 2009, alle ore 9,00 si terrà, nella Sala Convegni della Cantina Sociale del Locorotondo, che ringraziamo per la preziosa collaborazione, un incontro dibattito dal titolo:

 

 

La Puglia enologica si confronta.

Mosella e Valle d’Itria: Terre di Bianchi.

 

 

All’incontro parteciperà una delegazione di sei viticoltori tedeschi della Valle della Mosella, famosa nel mondo per la produzione del prezioso Riesling, unitamente ad un  rappresentante dell’Amministrazione comunale di Traben-Trarbach ed al responsabile del Convivium Slow Food Mosel-Hunsruck-Eifel.  

Si discuterà delle caratteristiche che accomunano i due territori: una spiccata propensione alla produzione di vini bianchi di qualità e la vocazione al turismo enogastronomico. Si aprirà una finestra anche sul futuro di queste piccole realtà europee nel mutato scenario del mercato enologico mondiale.

Sarà una bella sfida, assolutamente inedita, come da sempre in ambito calcistico Italia e Germania hanno saputo offrire, per esaltare oltre che la bontà dei rispettivi prodotti, anche gli ormai conclamati effetti positivi che il vino bianco, bevuto con moderazione, ha sulla nostra salute.

A conclusione dei lavori è previsto un ricco banco di degustazione di vini bianchi, dai secchi ai dolci ed alle bollicine, della Mosella e della Valle d’Itria. 

 

INGRESSO LIBERO

 

 

Per confermare la vs. partecipazione all'evento si prega telefonare a:

Felice 338.7040800  Franco 335.6231826  Flora 347.3229858  Pino 348.3436174

oppure tramite mail all'indirizzo info@slowfoodalberobello.it  

 

                               

Master Vino – Date aggiornate

      

 

 “Master of Food”

 

Vino – 6 lezioni

 

    Dalla vigna al bicchiere

 

 

Il corso rappresenta un’occasione unica di approfondimento di tutte le tematiche affrontate in Vino primo livello: la viticoltura di qualità, le vinificazioni all’avanguardia e quelle tradizionali e l’affinamento della capacità di degustazione attraverso l’assaggio e il riconoscimento dei più importanti terroir del mondo.

La particolarità di questo approfondimento sta tutta nel metodo: gli incontri prendono in considerazione il mondo del vino per grandi famiglie, insegnando a distinguere e a riconoscere gli stili, le filosofie produttive, il rapporto tra uva e territorio. Sei occasioni per avvicinarsi al complesso mondo dei grandi vini: due lezioni sui grandi bianchi, due lezioni sui grandi rossi, una lezione sui vini spumanti, sui vini speciali.

 

17 marzo – Prima Lezione

Il vino spumante

• La scelta delle uve, la vendemmia e la vinificazione.

• I principali metodi di spumantizzazione: Charmat e Metodo Classico

• L’invenzione dello spumante: lo Champagne.

• Presentazione delle principali zone vocate: dalla Champagne al Penedes, passando dalla Franciacorta

• Come si degusta lo spumante: il perlage e gli aromi

• Abbinamento e bicchieri

 

23 marzo – Seconda Lezione

I vini bianchi “riduttivi” (fermentazione e affinamento in acciaio)

• La filosofia del vino bianco che viene dal fresco: l’eleganza, lo stile, il carattere

• La finezza dei grandi bianchi affinati in acciaio: le sostanze aromatiche e la mineralità.

• Tecniche viticole di qualità: potature e rese per pianta

• Principali tecniche di vinificazione dei bianchi aromatici e freschi

• Principali vitigni e zone vocate: riesling, grunerveltliner, gewurztraminer, chenin blanc, chardonnay e sauvignon, e le più importanti tipologie italiane – Germania, Alsazia, Loira, Chablis, Austria, Friuli, Veneto e Marche

• Abbinamento e bicchieri

 

24 marzo – Terza Lezione

I vini bianchi “ossidativi” (fermentazione e/o affinamento in barrique)

• La filosofia del vino bianco affinato in barrique: potenza, grassezza, calore

• Caratteristiche climatiche e viticole dei bianchi che ben si adattano a una vinificazione in legno piccolo.

• La barrique: le tipologie di legno, la tostatura, le scelte produttive. Effetti aromatici e gustativi sui vini bianchi.

• Tecniche di vinificazione in barrique con particolare riferimento alle uve non aromatiche

• Principali vitigni e zone vocate: chardonnay, pinot grigio, marsanne, sauvignon e altre uve autoctone italiane – Borgogna, Rodano, California, Australia e Sicilia

• Abbinamento e bicchieri

 

30 marzo – Quarta Lezione

I vini rossi “del caldo”: dalla vigna all’affinamento

• I grandi rossi: l’esplosione del mercato del vino oggi

• Le grandi differenze tra i vini del “fresco” e i vini del “caldo”: colore, maturità del frutto, sostanze aromatiche, concentrazione zuccherina, tannini

• La filosofia del vino e dei vitigni rossi che vengono dal caldo

• Principali caratteristiche dei vini “del caldo”: intensità cromatica, immediatezza olfattiva, aromi fruttati e morbidezza

• Gli effetti di ossidazione nella vigna: i climi e i terreni caldi

• Principali vitigni e zone vocate: cabernet sauvignon, syrah, merlot, nero d’avola, primitivo, montepulciano, barbera – California, Cile, Australia, Puglia, Sicilia, Abruzzo

• Abbinamento e bicchieri

 

31 marzo – Quinta Lezione

I vini rossi “del freddo”: affinamento e invecchiamento

• La filosofia del vino e dei vitigni rossi che vengono dal freddo

• Principali caratteristiche dei vini “del freddo”: eleganza, finezza, austerità tannica, profilo aromatico complesso e profondo, longevità

• Gli effetti di riduzione nella vigna: i climi e i terreni freschi

• Precursori di aromi e polifenoli. Effetti della barrique sul vino: polimerizzazione delle sostanze fenoliche e stabilizzazione del colore

• L’invecchiamento in bottiglia. La terziarizzazione

• Principali zone e tipologie vocate: cabernet, nebbiolo, sangiovese, pinot nero, corvina e aglianico – Bordeaux, Borgogna, Rodano, Langhe, Toscana

• Abbinamento e bicchieri

 

08 aprile – Sesta Lezione

I vini speciali: vini passiti e fortificati

• Peculiarità e caratteristiche vitivinicole dei vini dolci: sovramaturazione, appassimento, muffa nobile, congelamento delle uve

• Tecniche di appassimento: su pianta, in fruttaio, al sole

• Le zone e le tipologie più importanti: Sauternes, Trockenbeerenauslese e Eiswein tedeschi e austriaci, Tokaji unhgerese, Passiti italiani

• I vini fortificati: caratteristiche vitivinicole generali

• Tecniche di produzione e di affinamento: fortificazione e soleras

• Principali zone: Porto, Sherry, Marsala e Madeira

• Abbinamento e bicchieri

 

Degustazione di 30 grandi vini rappresentativi, italiani e stranieri.

 

Materiale didattico

Dispensa del corso

Guida ai vitigni d’Italia, storia e caratteristiche di 580 varietà autoctone

(Slow Food Editore, Bra)

  

Le lezioni si terranno presso:  

Grand Hotel Olimpo –  Alberobello

 

 

Informazioni, prenotazioni e costi:

Maria Grazia 339.8206479     Francesco 338.5056501    Gregorio 328.0125245

 

 

Ultima ora

 

Comunicazione cambiamento di programma

 

Carissimi Soci,

ci dispiace dovervi comunicare che l’atteso incontro con Andrea Muccioli, originariamente previsto per il giorno 15 marzo 2009, non avrà luogo a causa di sopravvenuti impegni del nostro ospite. Con la stessa amabilità con cui si era reso disponibile per quella data, Andrea ci ha comunicato che sarà con noi, protagonista di “Per chi suona la campana”, il prossimo 19 maggio. Non mancate! E scusateci per l’inconveniente.