Masseria Petrino

Masseria Petrino

 

Ristorante Masseria Petrino 

Zona Petrino
74018 Palagianello (TA)
Tel. 099.8434065  Fax 099.8434065      
Chiuso domenica sera e lunedì

Orario: mezzogiorno e sera

Ferie: novembre

Coperti: 40 + 40 esterni

Prezzi: 35-40€ vini esclusi

Carte di credito: le pricipali

rotondo_michele@virgilio.it

 

Cucina prettamente stagionale, utilizzando materie prime fresche e del territorio, preparate con gusto e fantasia.
Tra le terre di Gravina in una masseria della seconda metà dell'Ottocento nasce un locale che propone piatti sia di terra che di mare ispirati alla tradizione locale. Il pane, impastato con farina di semola di grano duro rimacinata, è cotto nel forno a legna ed è servito caldo in bocconcini con rosmarino o ripieni di cipolla e olive. Tra gli antipasti, ottimo il carpaccio dì cavallino con rucola selvatica e parmigiano o il tentacolo di polpo arrostito e peperoni cruschi A seguire si possono gustare i cannelloni all'uovo e olive farciti con burrata e stracciatella in guazzetto di pomodoro, gli spaghetti quadrati con purè di fave fresche, le zuppe di legumi; guanciale di vitello brasato o una battuta di manzo con pesto di acciughe e pomodoro. Si può scegliere anche fra diversi tagli di ovino, suino e bovino cotti alla brace. Ottime le sarde a beccafico con pane tostato, pinoli e uvetta sultanina. Tra i semplici e buoni dolci di casa meritano un assaggio gli sporcamusi.

Una ricca cantina con etichette regionali, nazionali, internazionali.

Un'importante selezione di distillati, cioccolato e sigari.

 

 

 

La Cantina

 

Osteria La Cantina

Vico Francesco Lippolis, 9
70011 Alberobello (BA)

Tel. 080.4323473

Chiuso il martedì

Orario: mezzogiorno e sera

Ferie: 15gg. in febbraio, 15 in luglio

Coperti: 32

Prezzi: 30-35€ vini esclusi

Carte di credito: tutte tranne DC, Bancomat

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La Cantina si trova nel centro della città a pochi passi dalla basilica secentesca dei Santi Medici, patroni di Alberobello, e a meno di un chilometro dal quartiere storico-monumentale dei trulli, in un vicolo che porta lo stesso nome del proprietario del locale, Francesco Lippolis. E’ un’osteria a conduzione familiare, Antonio, il capostipite, ha iniziato l’attività di cuoco e ha aperto questo locale insieme alla moglie Angela nel 1990; attualmente è Francesco che si occupa della cucina mentre in sala ci sono Giovanni e Laura, fratello e moglie di Francesco. Il locale non è grande, ubicato in un seminterrato, arredato sobriamente e con gusto. Un bancone capiente, dove lo chef appoggia tutto quanto è necessario per la cucina, dalle pentole ai prodotti da preparare, separa la sala ristorante dalla cucina. I fornelli sono in fondo, sotto una grossa cappa. Chi vuole può assistere alla preparazione delle pietanze.

Si comincia con gli antipasti tradizionali, costituiti da salumi e ottime mozzarelle e burrate.

Tra i primi, formati di pasta tradizionali (orecchiette, fricelle) conditi con capocollo di maiale e zafferano o con salsa di pancetta e pecorino, ma anche al ragù di carne o con verdure di stagione;

in alternativa, diversi sformati di verdura. Si continua con grigliate di agnello, maiale vitello e il ricercatissimo diaframma di puledro, gli involtini di carne, conditi con formaggi locali, chiamati “bombette”. I dolci sono soprattutto della casa e a base di pasta di mandorle, nel rispetto della tradizione. Per quanto riguarda i vini, la proposta immediata consiste in vino sfuso in caraffa ma, per i più esigenti è pronta una discreta carta di bottiglie pugliesi.

 

 

 

 

Bruce Springsteen

Bruce Springsteen

 

Con un omaggio al nuovo Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, esce il ventiquattresimo  album di inediti di Bruce Springsteen,  'Working on a dream'. Tredici brani di rock puro ma sofisticato, alla maniera del Boss, nei quali si respira la speranza di una rinascita che seppellisce le rovine. Lo spirito, tipico americano, di saper riemergere da periodi di evidente decandenza.
Se si esclude 'The last Carnival', canzone dedicata allo scomparso Danny Federici, ex membro della

E-Street Band morto il 17 aprile dello scorso anno a causa di un tumore, l'album lascia trasparire la capacità di cambiamento di una nazione, gli Stati Uniti, che con l'elezione di Obama ha saputo dare un segnale di rinnovamento. La stessa canzone che dà il titolo all’album e' un tributo al Presidente: 'I straighten the back and I'm working on a dream ( Ho raddrizzato la schiena e lavoro su un sogno ).
E poi 'The sun rise come, I climb the ladder, the new day breaks ( Il sole sorge, salgo la scala, un nuovo giorno e' arrivato ). Un inno all''American Dream' e, come accadde all'epoca di 'The Rising', sembra in effetti inscindibile il legame tra 'Working on a dream' e il nuovo corso politico dell'America di Springsteen, Paese del quale e' stato da sempre uno dei simboli musicali più rappresentativi.
Intanto sono state ufficializzate anche le date del tour 2009: 'Bruce Springsteen & The E Street Band' torneranno in Italia per tre concerti: allo 'Stadio Olimpico' di Roma il 19 luglio, all''Olimpico' di Torino il 21 e allo 'Stadio Friuli' di Udine il 23 luglio.
L'album del 'Boss e' in rete da diverso tempo ma, ancor prima di questa involontaria anticipazione, i fans avevano già potuto ascoltare in anteprima tre brani di 'Working on a dream': 'The Wrestler', colonna sonora dell'omonimo film di Darren Aronofsky, vincitore del Leone d'Oro all'ultimo Festival di Venezia; 'A Night With the Jersey Devil' disponibile sul sito ufficiale per lo scorso Halloween; la stessa 'Working on a dream' suonata per Obama e durante l'intervallo di una partita di football nel novembre scorso.
Tra i suoi sostenitori c'e' parecchio entusiasmo, tale da far evocare, in alcuni, paragoni con le sonorità di 'The River', uno dei miti della sua ultratrentennale carriera.

 

Giancarlo Granaldi

I 3 bicchieri Puglia – 2009

Sono sette i vini pugliesi ai quali la nuova "Guida dei Vini d'Italia 2009", a cura del Gambero Rosso e Slow Food, ha assegnato la massima valutazione: i Tre Bicchieri.Per la Puglia si tratta di una riconferma rispetto alla valutazione dello scorso anno. Infatti, in confronto al 2008 non cambia il numero dei vini pugliesi ad essere insigniti di questo prestigioso riconoscimento: sette nel 2008 e sette per il 2009.
Quindi, anche quest’anno sono sette i vini pugliesi a fregiarsi del titolo dei "Tre Bicchieri" assegnati dalla "Guida dei Vini d'Italia 2009", a cura del Gambero Rosso e Slow Food.

Vediamo nel dettaglio i vini premiati:
Artas 2006 Castello Monaci
Vigna Pedale Riserva 2005 – Castel del Monte Rosso – Torrevento
Lui 2006 Cantina Albea
Masseria Maime 2006 Tormaresca
Es 2006 – Primitivo di Manduria Gianfranco Fino
Zinfandel Sinfarosa 2006 – Primitivo di Manduria –  Accademia dei Racemi
Selvarossa Riserva 2005 – Salice Salentino Rosso Cantina Due Palme

Dal pianeta Puglia  tanta è la diversità e la complessita dei territori pugliesi da poterla tranquillamente chiamare così – giungono segnali contradditori, anche se complessivamente piuttosto positivi. Cresce il livello medio della produzione regionale, almeno per quanto riguarda i vini imbottigliati, e questo un po' in tutte le zone. Cresce poi il numero di nuove aziende, nate cioè negli ultimi 5-10 anni, che puntano in maniera decisa alla qualità, con investimenti tecnologici per quanto riguarda le cantine ma soprattutto con una grande attenzione all'impatto ambientale, al recupero di vecchi vigneti, in particolare dei tradizionali impianti ad alberello, e ai metodi colturali biologici e biodinamici.

Tutto questo sta portando un fermento, una voglia di crescere e di migliorare il livello della produzione vitivinicola davvero significativo. D'altro canto non possiamo non constatare quella che sembra una vera e propria crisi di alcune aziende storiche, ma soprattutto di un modello di vino tradizionale che, per la prima volta da diversi anni, non ha visto nessun rappresentante raggiungere le nostre finali.

L'approccio che sta conquistando gli enoappassionati  pare quello dei “vin de garage”: poca quantità, vini virtualmente introvabili, bassissime rese per pianta, enorme fittezza e concetrazione dei vari parametri organolettici. Altre aziende invece stanno puntando più sull'equilibrio, grande lavoro in vigna, certo, ma anche il tentativo di ottenere vini puliti, freschi ed eleganti. Quest'anno troverete premiati esponenti di tutte queste “scuole di pensiero”.

Vedremo cosa ci riserverà il futuro, ma auspichiamo con tutto il cuore che in Puglia si sviluppi una viticoltura “plurale”, dove tutte le impostazioni trovino il loro spazio e in cui l'unica condizione obbligatoria sia quella della qualità. Per quanto riguarda i premi quest'anno ci sono una serie di conferme, un ritorno al successo e una new entry, con un'equa distribuzione tra quelli che possiamo ormai definire senza problemi i tre grandi vitigni autoctoni di Puglia: il primitivo, il negroamaro e il nero di Troia.

Da notare anche che quattro sui sette vini premiati sono a denominazione d'origine, a rappresentare proprio le Doc più importanti della regione. Le conferme vengono dal Lui '06 di Albea, Nero di Troia in purezza,  dal Negroamaro Masseria Maime '06 di Tormaresca, dal Primitivo Artas '06 della Castello Monaci, poi il Castel del Monte Rosso Vigna Pedale Riserva '05, Nero di Troia, e il Salice Salentino Rosso Selvarossa Riserva '05 della Due Palme. Il ritorno è quello del Primitivo di Manduria Zinfandel Sinfarosa '06 dell'Accademia dei Racemi, la novità è il Primitivo di Manduria Es '06 di Gianfranco Fino.

Belin, sei sicuro?

Belin, sei sicuro ? Storia e canzoni di Fabrizio de André

A cura di Riccardo Bertoncelli

Giunti

 

L’undici gennaio 1999 si spegneva Fabrizio De André, un grande poeta, un grande musicista, una grande persona. Nell’imminenza del decennale mi piace ricordarlo attraverso la segnalazione di questo libro, che contiene un saggio critico sull’artista, una interessante traccia biografica, una serie di interviste ai suoi collaboratori più cari ed una ricchissima e completa discografia. La lettura consentirà anche a chi non appartiene alla mia generazione di amare questo cantautore, le cui canzoni sono ancora attualissime: Faber, come lo chiamava Paolo Villaggio, ha preso pezzi di vita, di poesia, di musiche, di suggerimenti, spunti , contributi e li ha composti in un grande affresco con la sua impronta forte, la sua aura carismatica. La sua influenza si avverte ancora, le sue intuizioni hanno aperto la strada alle generazioni successive, del suo spirito anarcoide si avverte la mancanza in tempi come questi…  

 

Giancarlo Granaldi
Panta Rei

Panta Rei

Panta Rei – Flow Cafè

Via Petrera, 9

70023 Gioia del Colle (Bari)

Tel. 393.3614208

Tel. 333.9459784

Chiuso il lunedì

www.pantareiflowcafe.com

 

Alle porte del centro storico di Gioia del Colle si trova il Panta Rei un posto delizioso che potrà soddisfare tutte le esigenze : bar per la colazione o per l’aperitivo, sala da thè nel pomeriggio, wine bar e risto-pub la sera a volte accompagnati da musica dal vivo.

In questo locale si possono trovare prodotti particolari , vere chicche per gli appassionati di gastronomia. Molto ampia la carta dei vini e dei distillati, ma la cosa che lo rende assolutamente unico è la cordialità con cui si viene accolti da Annabella e Marcello che riescono a creare un'atmosfera molto gradevole per farvi passare una piacevole serata.   

Aglio, menta e basilico

 

di JEAN-CLAUDE IZZO 

 

Ci sono libri che si impongono non per la forza della storia che raccontano, né per quella della scrittura. Eppure lasciano un’impronta profonda. È questo il caso di Aglio, menta e basilico. Marsiglia, il noir e il Mediterraneo un esile libro di Jean-Claude Izzo, che può leggersi interamente lungo il percorso mattutino del viaggio che ci porta al lavoro. E poi magari rileggerlo ancora, con calma. E tornarci di nuovo. È un libro sui luoghi della letteratura (o meglio, su un luogo, il Mediterraneo) e sui libri nei quali se ne ritrova l’odore. L’autore, scomparso nel 2000, famoso per i suoi noir ambientati a Marsiglia , ci lascia questo libricino che in apparenza stride con la sua precedente produzione. In realtà il legame c’è, e molto profondo. Il noir e il Mediterraneo, un nodo insospettabile ma antichissimo e saldo. I protagonisti sono i piatti in cui dominano la menta, il basilico e soprattutto l’aglio, di cui Izzo compie un vero e proprio elogio, su cui basa la particolarità e l’eccellenza di questa cucina «povera», «popolare», che rifugia le trovate più sofisticate, morbide ed evanescenti della moderna gastronomia per recuperare una tradizione più viva e oltraggiosa, aggressiva: “A me, quando mangio, mi piace sentire Marsiglia vibrarmi sotto la lingua.”
La bellezza di questo piccolo libro è proprio nell’offerta di assaggi di pietanze che si preannunciano irresistibili: assaggi di piatti, di libri, di viaggi. È un invito al viaggio, quello vero ».  

Jean-Claude Izzo è nato a Marsiglia nel 1945. Qui è morto nel 2000, a 55 anni.

 

Adele Ninni

 

Autore: Jean-Claude Izzo

Edizioni: E/O (collana Asolo), 2006

Prezzo: € 9.00


Logo Falco

Il Falco Pellegrino

 

 

Ristorante Il Falco Pellegrino

C.da Montedoro, 47/C
70015 NOCI  (Bari)
Tel. 080.4974304  Fax 080.4970292

www.ilfalcopellegrino.com

info@ilfalcopellegrino.it

 

 

Immerso nella natura incontaminata di Noci “Città dell’enogastronomia”, incantevole cittadina sulle verdi colline della murgia barese, Il Falco Pellegrino è un’oasi di tranquillità, meta gastronomica dei cultori della buona tavola e del piacere della convivialità. Luci soffuse, colori pastello, discrezione e garbo nel servizio impreziosito dalla presenza in sala dello Chef Natale Martucci, fanno de Il Falco Pellegrino un rifugio dove ritrovare saperi e sapori di una terra generosa come la Puglia. La sua cucina è un’esperienza mediterranea che affonda le sue radici nelle ricette e nei prodotti di eccellenza selezionati da tutta la regione: la varietà di verdure del brindisino, gli oli extravergine di oliva del barese, le paste fresche, i pani e i grani del nord barese e del foggiano, il pesce freschissimo dell’Adriatico e dello Jonio Salentino, i formaggi e le carni della Murgia dei Trulli: sono questi gli elementi del grande puzzle gastronomico che nei piatti de Il Falco Pellegrino diventano poesia. La possibilità di visitare l’orto biologico del ristorante, condotto direttamente dallo chef, di raccogliere e di mangiare freschissime le sue verdure, vi riporterà inoltre ad una dimensione autentica di contatto con la natura, madre di tutti i sapori.

 

 

 

Straccetti alle erbe

 

Ingredienti per 4 persone:

300 g di straccetti  (fettine di vitello tagliate a striscioline)

erbe aromatiche (rosmarino, timo, maggiorana, salvia,)

olio e.v.o. (quanto basta)

sale e pepe

 

Procedimento:

Riscaldare l’olio in una padella, mettere gli straccetti con le erbe aromatiche, sale, pepe e lasciare cuocere per 15-20 minuti. Servirli caldi

Contorno:

Servire con una purea di patate o con potate novelle arrostite e condite con olio, salvia, sale e pepe.

Contorno alternativo:

Ravanelli, cicorie, finocchio, rughetta conditi crudi con olio, sale, e aceto balsamico.

 

Anna Bianco – Cinzia Gentile